Stiamo tutti vivendo la condizione di profonda trasformazione della sanità che la pandemia del Covid-19 ha generato, facendo sì che nell’emergenza molte patologie siano purtroppo passate in secondo piano. Il problema della mancata aderenza alla terapia farmacologica è rilevante e crescente, alimentato da diverse cause, tra cui scarsa motivazione da parte del paziente, informazione inadeguata, insorgenza di disturbi, schemi terapeutici troppo complessi e difficilmente gestibili nella quotidianità. Da anni si discute sull’importanza di promuovere una cultura di un uso appropriato dei farmaci in termini di aderenza e persistenza e numerose iniziative sono state realizzate in tale direzione, coinvolgendo tutti gli interlocutori del sistema sanitario, medici di medicina generale, specialisti, infermieri, farmacisti, caregiver e pazienti. Si tratta di un obiettivo prioritario, considerati i vantaggi che derivano sul fronte della salute e della qualità della vita dei pazienti.
L’aderenza terapeutica garantisce, infatti, maggior efficacia e sicurezza del trattamento, minor rischio di complicanze ed eventi avversi, minor rischio di ospedalizzazioni e riduzione della mortalità. La quarta edizione del Congresso Nazionale Onda, che come da tradizione avrà un’impostazione multispecialistica nell’ottica di continuare a promuovere la cultura dell’interdisciplinarietà, è stata dedicata al tema dell’aderenza terapeutica, con particolare attenzione al contributo dell’innovazione tecnologica nell’ambito delle patologie che più si connotano per differenze di genere. Quest’anno è stato previsto un nuovo format organizzativo: la pandemia Covid-19 ha imposto il distanziamento sociale, pertanto il Congresso si è svolto in forma virtuale per consentire la partecipazione all’evento da remoto a relatori e pubblico.
Il contributo scientifico e operativo degli specialisti in neuropsicofarmacologia nella lotta al Covid-19. Il commento di Claudio Mencacci – Presidente SINPF.