Meno della metà degli anziani definisce buona o ottimale la propria qualità di vita, principalmente a causa di uno stato di salute non soddisfacente. 2 anziani su 3 infatti soffrono di una patologia cronica – principalmente ipertensione- e seguono oggi uno stile di vita più sedentario rispetto al 2017: solo il 26% pratica attività fisica.
Tuttavia, nonostante la salute fisica non ottimale, oltre 4 intervistati su 5 dichiarano un buon livello di autosufficienza. I figli e gli assistenti privati sono il punto di riferimento per gli anziani bisognosi di supporto. E, complice il buon livello di autonomia, gli anziani hanno una vita sociale attiva, elemento che contribuisce a mantenere un buono stato di salute psichica. Seppure in misura minore rispetto al passato, è proprio la perdita dell’indipendenza a confermarsi il principale timore degli anziani, insieme alla perdita delle persone care. Inoltre, 1 anziano su 3 ha paura di essere ricoverato in una struttura. Per maggiori informazioni consulta l’indagine.
Metodologia:
300 interviste a persone di 70 anni o più, intervistati con metodologia CAPI
Campione:
Età media 77 anni
Uomini 50%
Donne 50%
Distribuzione geografica rappresentativa della popolazione italiana (26% Nord Ovest, 20% Nord Est, 20% Centro, 34% Sud e Isole)
Titolo di studio medio-basso
(19% licenza elementare, 30% media, 42% superiore, 9% laurea/post lauream)
2 su 3 convivono
(64% vive con moglie/marito, 13% con altri famigliari, 3% con badante/colf, 27% vive da solo/a
92% non svolge attività lavorativa
Obiettivi della ricerca:
Definire il profilo dell’anziano nel 2024 in termini di stato di salute e qualità di vita
Comprendere come gli anziani vivono l’invecchiamento
Rilevare il ruolo dei presidi sanitari sul territorio
Confrontare quanto emerso con i dati raccolti nel 2017