Cancro al seno in stadio IV: la chirurgia locale prolunga la sopravvivenza

10 Dic 2015

Uno studio pubblicato su Jama Surgery indica che tra le donne con carcinoma mammario in stadio IV la sopravvivenza migliora sempre più, specie in chi viene sottoposta a chirurgia locale. Circa il 5-10% dei casi incidenti di cancro al seno si presenta in stadio IV, e la loro gestione, anche se interessa solo una piccola parte delle pazienti, resta uno scenario clinico comune data la prevalenza della malattia nei paesi sviluppati. «Il trattamento locale del tumore primario in stadio IV, spesso considerato incurabile, è ancora oggetto di dibattito» esordisce Mary Schroeder dell’Università dell’Iowa a Iowa City, che assieme i colleghi ha usato i dati del Surveillance, Epidemiology, and End Results (Seer) per valutare l’impatto della chirurgia in 21.372 donne statunitensi con cancro al seno in fase IV diagnosticato tra il 1988 e il 2011 e non sottoposte a radioterapia come parte del primo ciclo di trattamento. I dati raccolti dimostrano che nel periodo di studio la sopravvivenza mediana è aumentata da 20 a 26 mesi, e che l’approccio chirurgico si associa a un miglioramento della sopravvivenza. «Tra le oltre settemila donne che hanno ricevuto diagnosi prima del 2002, una sopravvivenza di 10 anni o più è stata osservata nel 9,6% delle operate, contro il 2,9% di chi non ha fatto l’intervento» scrivono i ricercatori, precisando che tra i parametri clinici associati a una sopravvivenza prolungata ci sono le dimensioni del tumore, lo stato dei recettori e l’anno della diagnosi. E in un editoriale Lisa Newman dell’Università del Michigan di Ann Arbor commenta: «L’incidenza di cancro al seno è minore nelle afro-americane rispetto alle caucasiche, ma gli autori riportano una prevalenza sproporzionatamente alta di afro-americane con tumore in stadio IV, che tuttavia hanno un terzo di probabilità in meno di essere sottoposte a chirurgia». Secondo la ricercatrice questo squilibrio solleva domande sulla disparità di selezione delle pazienti avviate all’intervento. «Un altro punto di riflessione è che l’incidenza di cancro al seno in stadio IV è raddoppiata tra le giovani donne americane» continua Newman, concludendo che fortunatamente lo studio dimostra che le più giovani sono più propense a farsi operare, e che l’età sotto i 45 anni è un fattore predittivo indipendente di sopravvivenza prolungata.

Jama Surg. 2015. doi: 10.1001/jamasurg.2015.4539
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26629881

Jama Surg. 2015. doi: 10.1001/jamasurg.2015.4507
http://archsurg.jamanetwork.com/article.aspx?articleid=2474158

Da Doctor33

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