Dal 1° gennaio 2011 i datori di lavoro, pubblici e privati, hanno l’obbligo di esaminare le fonti di rischio da stress e di inserirle nella valutazione del rischio aziendale, secondo quanto stabilito dalle Linee Guida approvate da una apposita Commissione istituita presso il Ministero del Lavoro e in applicazione al decreto legislativo 81/2008 sullo stress lavoro correlato. I costi di questa problematica sono stati stimati in Europa nell’ordine dell’1% del Pil e quindi risultano fondamentali le azioni di prevenzione collettiva, counseling, problem solving e le attività di promozione della salute all’interno delle imprese.
Onda, in collaborazione con il Dipartimento di Neuroscienze dell’Ospedale Fatebenefratelli di Milano, ha presentato alla stampa gli strumenti clinici offerti alle aziende per affrontare lo stress femminile in ambito lavorativo. Sono infatti le donne, a causa del loro ‘triplo ruolo sociale’ (lavoratrici, madri e caregiver), ad essere maggiormente esposte al rischio di stress da lavoro e alle relative conseguenze sulla salute fisica e psichica.