Le malattie vascolari correlate all’ipercolesterolemia e all’ipertensione arteriosa rappresentano le cronicità di maggiore impatto socio-sanitario con elevati costi assistenziali, rispetto alle quali gli interventi di prevenzione primaria e secondaria rappresentano le leve strategiche più efficaci nelle politiche di contrasto. La scarsa aderenza alle terapie ipolipemizzanti ed anti-ipertensive è la principale causa di non efficacia della stessa, con conseguenze sia sul raggiungimento e mantenimento dei target di colesterolo a bassa densità e dei valori pressori ottimali sia sulla prevenzione delle complicanze cerebro e cardiovascolari.
L’evento ha avuto l’obiettivo di dare seguito al dibattito avviato lo scorso anno sulle criticità ancora esistenti nell’aderenza in ambito cardiovascolare e sul ruolo della semplificazione del regime terapeutico attraverso l’impiego dei farmaci a combinazione-fissa, focalizzando l’attenzione su ipercolesterolemia e ipertensione arteriosa, in considerazione delle evidenze scientifiche che documentano una correlazione diretta fra tali biomarcatori e la probabilità di sviluppare eventi cerebro e cardiovascolari maggiori.