Tra tutti i tumori, ginecologici e non, quello ovarico resta ad oggi il più insidioso: silente per lungo periodo e connotato da aggressività, è associato a mortalità elevata.
Il trattamento richiede alta specializzazione e multidisciplinarietà e la sua prognosi dipende dalla tempestività e dall’adeguatezza dell’intervento terapeutico.
Obiettivo dell’evento, organizzato in occasione della IX Giornata Mondiale del
Tumore ovarico e che coinvolge Istituzioni e comunità scientifica e Associazioni di pazienti, è approfondire questi aspetti, anche in considerazione dell’impatto della pandemia in corso, con particolare attenzione al valore dei test diagnostici e al ruolo delle terapie innovative mirate che rappresentano una grande opportunità in termini non solo di beneficio clinico ma anche di miglioramento della qualità della vita delle pazienti e dei loro familiari.