Durante la puntata di Camerae Sanitatis si è discusso della legge italiana 81 del 2020, che riguarda la cefalea primaria cronica. Si è evidenziato che questa patologia colpisce circa il 19% della popolazione generale, mentre il 2-3% soffre della forma cronica. La legge prevede la disponibilità di 10 milioni di euro per la sperimentazione di modelli innovativi di presa in carico, da approvare entro la fine del 2023. Si è sottolineato che il tempo stringe e che le aspettative sono alte.
Durante la trasmissione, sono intervenuti diversi ospiti, tra cui l’on. Angela Ianaro, l’on. Ilenia Malavasi, il sen. Ignazio Zullo, Pietro Cortelli dell’Università di Bologna, Giorgio Sandrini dell’Università di Pavia e della CIRNA Foundation, Ugo Trama della Regione Campania, Lara Merighi di Al.Ce. e Nicoletta Orthman .
La discussione ha fatto emergere l’importanza di una forte collaborazione tra i diversi attori coinvolti, compresi i livelli istituzionali, clinici e le associazioni dei pazienti, al fine di garantire una risposta adeguata ai pazienti affetti da cefalea primaria cronica.
E’ stato sottolineato il bisogno di investire nella formazione degli operatori sanitari e nell’informazione dei cittadini per prevenire la malattia e migliorare la qualità dell’assistenza, ed è fondamentale che le Regioni si muovano rapidamente per garantire l’omogeneità dei servizi offerti ai cittadini e sfruttino appieno le opportunità offerte dalla legge.
Il tema dell’accesso ai farmaci, poi, ha evidenziato la necessità di ridurre i costi di produzione e commercializzazione e di creare un sistema più dinamico di accesso e rimborsabilità dei farmaci.
In conclusione, si è riconosciuto l’importante ruolo dei pazienti nella valorizzazione e nel coinvolgimento nei processi decisionali e si è evidenziata l’importanza di implementare concretamente la legge per garantire un reale miglioramento nella gestione della cefalea primaria cronica.