Sebbene i farmaci equivalenti (più comunemente chiamati “generici”) siano presenti sul mercato italiano da più di quindici anni, persistono ancora molti dubbi e una forte diffidenza nei loro confronti. Radicato è il concetto che “la marca” rappresenti una garanzia in più e che l’equivalente sia di fatto un farmaco “diverso” in termini di efficacia e sicurezza rispetto al prodotto branded. Diffusa è inoltre la convinzione che il farmaco equivalente sia automaticamente interscambiabile con altri equivalenti.
Partendo da queste evidenze, Onda ha avviato un progetto sul tema, comprendente attività di ricerca, informazione e sensibilizzazione. In particolare, è stata condotta un’indagine che ha coinvolto donne in terapia con farmaci equivalenti per la cura di patologie cardio-metaboliche e psichiche con l’obiettivo di esplorare alcuni aspetti, come l’approccio al farmaco equivalente, l’aderenza terapeutica e l’effetto di un eventuale switch da un farmaco ad un altro sulla prosecuzione ed efficacia della terapia stessa. I risultati sono stati presentati in una conferenza stampa a Milano. Sarà veicolata a maggio una brochure divulgativa sulle caratteristiche del farmaco equivalente, rispetto al medicinale originatore e su alcuni aspetti cruciali quali il concetto di bioequivalenza, il minor costo e l’importanza della non sostituibilità. Nello stesso periodo sarà promossa un’attività di sensibilizzazione delle Parlamentari che collaborano con l’Osservatorio attraverso la realizzazione di un documento informativo comprensivo dei risultati dell’indagine.