Se il dolore persiste per oltre tre mesi, allora non è più un sintomo, ma una malattia: parliamo di dolore cronico. E solo chi ne soffre sa cosa significhi vivere con questa problematica e quanto sia invalidante.
Nella maggior parte dei casi il mal di schiena è riconducibile a cause di natura meccanica, ma può essere anche espressione di una patologia infiammatoria cronica delle articolazioni appartenente alla famiglia delle cosiddette spondiloartriti.
Quest’ultimo, se non trattato correttamente e tempestivamente, può portare nel tempo all’instaurarsi di gravi danni articolari irreversibili.
Prevenzione e accesso precoce alle cure rappresentano, dunque, le strategie vincenti per contrastare queste patologie. Eppure, ancora oggi i tempi per raggiungere una diagnosi specifica sono molto lunghi: ci sono pazienti che raccontano di aver aspettato 7-9 anni per dare un nome alla propria malattia, anni segnati da profonda sofferenza, frustrazione, estenuanti pellegrinaggi tra specialisti alla ricerca di una diagnosi.
Le spondiloartriti sono malattie insidiose, ma il dolore che le connota presenta alcune caratteristiche cliniche piuttosto specifiche che solo se conosciute possono essere riconosciute, consentendo di rivolgersi allo specialista di riferimento che è il reumatologo.
Per la campagna “Il mal di schiena non ti dà tregua“, abbiamo realizzato questo opuscolo informativo che ha proprio l’obiettivo di far conoscere la problematica del mal di schiena cronico infiammatorio e di fornire alcune indicazioni per facilitare la comunicazione con il proprio medico al fine di promuovere l’accesso precoce ai percorsi di diagnosi e cura.