Da anni l’Osservatorio è attivo sul fronte del dolore cronico, impegnato in molteplici attività volte a migliorare l’appropriatezza terapeutica e l’accesso alle cure sul territorio.
I dati epidemiologici documentano che molte delle patologie responsabili di dolore cronico tendono ad avere incidenza maggiore nella popolazione femminile. Si tratta di un sintomo che colpisce trasversalmente tutte le fasi della vita, anche se l’esperienza del dolore aumenta con l’età: oltre i 65 anni, riguarda il 23.7% degli uomini contro il 40.1% delle donne. Secondo lo IASP, in Occidente circa 12 milioni di donne soffrono di dolore cronico e nel nostro Paese il fenomeno interessa il 26% della popolazione, di cui il 56% sono donne.
Il progetto ha coinvolto due regioni pilota, Lazio e Piemonte. Sono stati organizzati due tavoli tecnici sul dolore, rispettivamente a Torino (27.09.12) e a Roma (29.10.12), volti a sensibilizzare gli stakeholder locali rappresentati da Associazioni, medici e Istituzioni sull’importanza dell’appropriatezza delle cure e sull’applicazione della legge 38/2010. Quanto emerso in ciascun incontro è stato divulgato attraverso un comunicato stampa.
È stata inoltre avviata un’attività per la costituzione di una rete territoriale di medici di medicina generale attenti alla tematica del dolore, coinvolgendo le Asl di Biella e Viterbo e offrendo a quelli interessati la possibilità di partecipare ad un corso di formazione online accreditato sul tema del dolore e delle cure palliative sul sito www.salutedigenere.it
Infine nel marzo 2013 è stata inviata una comunicazione a firma della Presidente dell’Osservatorio all’Assessore Politiche per la salute della Regione Emilia Romagna, al fine di sollecitare l’inserimento nel prontuario terapeutico regionale, come avvenuto in tutte le altre Regioni italiane, dell’ossicodone‐naloxone.