Se sei arrivata su questa pagina probabilmente stai per affrontare o stai affrontando anche tu questa fase della vita della donna che porta con sé alcune profonde modificazioni, non solo a livello fisico ma anche a livello emotivo.
Il nostro obiettivo è quello di essere al vostro fianco per vivere con serenità e in salute questa nuova stagione della vita, consapevoli e orgogliose di una femminilità più matura, ma non per questo meno bella.
Si tratta della terapia ormonale sostitutiva, un supporto a volte necessario alle donne particolarmente sensibili al calo ormonale.
I sintomi che accompagnano la premenopausa e la menopausa non devono essere vissuti come dei “fastidi inevitabili” da sopportare. Oltre a incidere in modo significativo sulla qualità della vita, sono un marcatore di suscettibilità alla carenza estrogenica e un campanello di allarme rispetto al rischio di sviluppare patologie croniche (malattie cardiovascolari, osteoporosi, deficit cognitivo).
Sì, vediamo come:
Ancora oggi c’è resistenza da parte di molte donne verso la TOS, alimentata soprattutto dai timori rispetto al rischio cardiovascolare e oncologico e da un’informazione che nel passato è stata spesso contradditoria e allarmista. Eppure, nell’ultimo decennio sono state consolidate le evidenze scientifiche a favore della TOS e dei relativi benefici, condivise e supportate dalle maggiori Società scientifiche internazionali.
È favorevole nella donna sintomatica che inizia una TOS prima dei 60 anni e comunque entro i 10 anni dall’avvento della menopausa. Le donne che vanno incontro a menopausa precoce sono a maggior rischio di malattie croniche- degenerative come patologie cardiovascolari, osteoporosi, demenza e sono coloro che possono trarre maggior beneficio dalla TOS.
È disponibile oggi un ampio ventaglio di formulazioni differenti. Fondamentale è la personalizzazione sulla base delle caratteristiche della paziente (storia personale e familiare, preferenze e aspettative) e degli obiettivi clinici rispetto alla sintomatologia nello specifico caso.
È sempre importante parlarne con il proprio ginecologo.