La Medicina di genere (MdG) è una dimensione trasversale, interdisciplinare ed innovativa che coinvolge tutte le figure professionali impegnate in ambito sanitario, e non una branca a sé stante della medicina.
L’Italia è stata il primo Paese in Europa a formalizzare l’inserimento del concetto di “genere” in medicina, indispensabile per arrivare ad una effettiva “personalizzazione delle terapie”.
Il 13 giugno 2019 il Ministero della Salute ha approvato il Piano nazionale per l’applicazione e la diffusione della Medicina di genere nel Servizio sanitario nazionale, di cui all’art. 3 della legge 11 gennaio 2018, n. 3.
In Toscana la Medicina di genere ha solide radici. Infatti, la Toscana, anticipando i tempi, è stata la prima Regione ad inserire nel suo Piano socio-sanitario l’elemento di “genere”. Successivamente, nel 2014, è stato istituito il Centro di coordinamento regionale Salute e Medicina di genere.
Il Centro ha un modello organizzativo “a rete”, con dei coordinamenti aziendali che lavorano a livello istituzionale per un obiettivo principale: includere in tutte le aree mediche una nuova “dimensione” basata sulle differenze di sesso e/o genere, non solo in termini biologici e clinici, ma anche culturali e socio-psicologici. Tutto ciò ai fini di migliorare la salute di ciascuno attraverso una medicina realmente personalizzata, più efficace ed attenta alle esigenze reali delle persone. L’evento vuole essere un momento di riflessione e confronto circa le esperienze regionali volte all’attuazione della normativa nazionale in materia di Salute e Medicina di Genere.