Uno studio svedese condotto su 1 milione e 200 mila ragazzi di 17-19 anni, seguiti per quasi 30 anni, ha evidenziato un aumento di rischio di cirrosi epatica e tumore del fegato tra i soggetti obesi in età adolescenziale del 217%. Il rischio di gravi malattie del fegato risultava sensibilmente peggiorato (+328%) se all’obesità si associava anche la comparsa di diabete. La Sige ribadisce l’invito ad intervenire precocemente sui fattori di rischio modificabili.
Sta destando scalpore nella comunità scientifica uno studio appena pubblicato sulla rivista Gut che dimostra come l’obesità nell’adolescente rappresenti un importante fattore di rischio per cirrosi epatica e tumore del fegato. Lo studio è stato condotto su 1,2 milioni di giovani maschi svedesi dell’età compresa tra 17 e 19 anni, nati tra il 1951 e il 1976, i cui dati erano stati raccolti nei registri nazionali al momento della chiamata al servizio militare tra il 1969 ed il 1996, quando in quegli anni il servizio di leva era obbligatorio per cui tutti i ragazzi, eccetto una modesta percentuale del 2-3 per cento, erano stati registrati (HagstromGut 2018).
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