Strategie sanitarie ed educative nell’ambito della salute sessuale e riproduttiva: il Piano Nazionale per la fertilità

13 Lug 2016

Aver cura della salute sessuale e riproduttiva fin dalla giovanissima età, è fondamentale per impedire che abitudini scorrette e comportamenti dannosi possano compromettere irreversibilmente la fertilità futura.

In Italia, a differenza di altre realtà europee, non esiste ancora un progetto organico e strutturato di educazione alla sessualità, alla salute riproduttiva e alla contraccezione. A ciò si aggiunge la difficoltà per gli adolescenti di “proiettarsi” nel proprio futuro riproduttivo: la fertilità non è percepita come un valore personale e sociale e comunque, se anche considerata, viene data per scontata e immaginata al di fuori di una finestra temporale limitata mentre nella realtà la fertilità segue una curva gaussiana che inizia a scendere prima ancora che la donna la consideri come opportunità.  L’età è, infatti, il fattore prevalente nel determinare il potenziale di fertilità femminile: risulta massima tra i 20 e i 30 anni, poi decresce, riducendosi rapidamente dopo i 35 anni fino ad arrivare prossima allo zero già alcuni anni prima della menopausa.

 

Da qui nasce l’importanza di sviluppare politiche sanitarie ed educative a sostegno della fertilità per promuovere una rivoluzione culturale sul  tema e per valorizzare il ruolo delle strategie di prevenzione primaria per tutelarla e preservarla.

Lo scenario italiano, caratterizzato da una forte flessione delle nascite (siamo tra i Paesi europei in cui nascono meno bambini) e dal progressivo innalzamento dell’età materna alla prima gravidanza, impone di intervenire rapidamente per avviare un rinnovamento culturale in tema di procreazione che, fondato sul valore individuale e sociale della maternità, promuova un momento riproduttivo consapevole e nelle migliori condizioni biologiche possibili.

È indispensabile dunque educare i più giovani sul tema, offrendo informazioni corrette sulla fisiologia riproduttiva e sull’andamento della curva della fertilità in relazione all’età, sui comportamenti che possono compromettere la fertilità (fumo di sigaretta, alcol, sedentarietà, eccessive variazioni di peso in positivo/negativo, sessualità non responsabile a rischio di infezioni sessualmente trasmesse e gravidanze indesiderate) e sulle principali patologie che, se adeguatamente trattate, possono consentire comunque di avere un figlio.

 

Con l’obiettivo di sviluppare strategie intersettoriali e interistituzionali a sostegno della genitorialità e di promuovere politiche sanitarie ed educative per la tutela della fertilità, nel maggio 2015 il Ministero della Salute ha presentato il Piano Nazionale per la fertilità, accompagnato dallo slogan “Difendi la tua fertilità, prepara una culla nel tuo futuro”.

Nello specifico il Piano si propone di:

 

  • Informare i cittadini sul ruolo della fertilità nella loro vita, sulla sua durata e su come proteggerla evitando comportamenti che possono metterla a rischio.
  • Fornire assistenza sanitaria qualificata per difendere la fertilità, promuovere interventi di prevenzione e diagnosi precoce al fine di curare le malattie dell’apparato riproduttivo e intervenire, ove possibile, per ripristinare la fertilità naturale.
  • Sviluppare nelle persone la conoscenza delle caratteristiche funzionali della loro fertilità per poterla usare scegliendo di avere un figlio consapevolmente ed autonomamente.
  • Operare un capovolgimento della mentalità corrente volto a rileggere la fertilità come bisogno essenziale non solo della coppia ma dell’intera società, promuovendo un rinnovamento culturale in tema di procreazione.
  • Celebrare questa rivoluzione culturale istituendo il “Fertility Day”, Giornata nazionale di informazione e formazione sulla fertilità.

 

Il lavoro del “Tavolo consultivo in materia di tutela e conoscenza della fertilità e prevenzione delle cause d’infertilità”, attraverso un approccio multidisciplinare e un’analisi approfondita del tema, ha tracciato i punti essenziali per l’elaborazione di un Piano nazionale per la fertilità che si elencano di seguito:

  • l’attuale denatalità mette a rischio il welfare;
  • la salute riproduttiva inizia nel bambino;
  • l’età femminile governa la fertilità;
  • le malattie generali e le malattie genitali insidiano la fertilità;
  • la medicina con la procreazione medicalmente assistita può aiutare la fertilità naturale ma non sostituirla;
  • la fertilità può essere difesa dal cancro.

 

Il Piano si prefigge obiettivi formativi-informativi e sanitario-assistenziali.

I primi hanno per destinatari i cittadini, le famiglie, gli insegnanti e gli operatori sanitari e si basano su un progetto di educazione e di didattica riproduttiva declinato in diverse attività:

  • incontri formativi per i cittadini;
  • corsi di formazione e aggiornamento professionale per i Medici di Medicina Generale e i Pediatri di Libera Scelta;
  • corsi per Oncologi, Ematologi e Onco-ematologi pediatrici;
  • coinvolgimento dei media e campagne di comunicazione;
  • istituzione del Fertility Day, Giornata nazionale di informazione e formazione sulla fertilità;
  • coinvolgimento attivo di operatori sanitari, farmacie, scuola e università e famiglie.

Gli obiettivi sanitario-assistenziali si realizzano attraverso gli interventi territoriali di base (consultori) e ospedalieri avanzati (Reparti di Medicina e Chirurgia della fertilità). La sequenza assistenziale efficace dovrebbe iniziare dal Medico di Medicina Generale (dal pediatra di libera scelta per l’adolescente) e dovrebbe proseguire con l’invio dei pazienti al consultorio dove gli specialisti eseguiranno un’accurata anamnesi e prescriveranno le indagini più opportune per raggiungere una diagnosi e delineare un’ipotesi terapeutica appropriata che potrà eventualmente essere messa in atto nella struttura ospedaliera.

Nell’ambito delle attività sanitario-assistenziali, il Piano contempla anche l’aspetto della tutela e della conservazione della fertilità nei pazienti oncologici prevedendo, presso un numero geograficamente equilibrato di Unità Organizzative di Medicina e Chirurgia della fertilità, la collocazione di Centri di Oncofertilità.

 

La prima Giornata nazionale dedicata alla fertilità sarà celebrata il 22 settembre 2016.

 

Fonte:

Ministero della Salute, Piano nazionale per la fertilità

http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2367_allegato.pdf

Sostieni la salute della donna!