All’Anteo di Milano arriva “Charlotte, una di noi” il film sul tema della salute mentale e della schizofrenia

20 Mar 2025

Sabato 12 aprile al Cinema Anteo di Milano alle 10.30 sarà presentato “Charlotte, una di noi” il film di Rolando Colla sul tema della salute mentale e della schizofrenia.

Arriva a Milano il film “Charlotte, una di noi” pellicola del regista Rolando Colla che esplora il tema della schizofrenia.
L’idea alla base di questo progetto cinematografico è al tempo stesso tanto semplice, quanto profonda: riuscire a penetrare nella percezione della realtà di una persona con un disturbo psichico. La storia di Charlotte è raccontata da una prospettiva interiore: vediamo in che modo la protagonista percepisce il suo ambiente; Charlotte stessa, invece, è raccontata attraverso una visione diretta ed empatica del personaggio da parte degli autori. Il film è composto dall’incontro e dalla divergenza di queste due prospettive.

Charlotte (42 anni) vive in una casa isolata con il padre in Trentino, ma in realtà vive in un mondo tutto suo. Ha problemi mentali. Quando il padre viene ricoverato in ospedale per un infarto, il fratello di Charlotte, Leo (32 anni), torna in paese dopo dieci anni. Viene a sapere che la sorella vuole partire e le chiede di venire in Svizzera con lui. È l’inizio di un’avventura per Charlotte, che non ha mai viaggiato prima.

Il film presenta gli eventi occorsi durante il viaggio che Charlotte compie, geograficamente, dal Trentino al Mittelland di Zurigo e ritorno; al contempo, il personaggio fa anche un viaggio interiore, evolve in relazione agli eventi. Tuttavia, al termine del viaggio, non assistiamo alla trasformazione della protagonista, ad un’eventuale guarigione o salvezza – non sarebbe realistico – piuttosto, si libera dalle sue paure a piccoli passi, progredisce nel suo percorso di scoperta di sé e del mondo: che è quanto di più importante possa accadere ad una persona afflitta da disagi psichici – riuscire a superare le proprie paure e a scoprire i propri bisogni.

In questa impresa, anche se affrontata in maniera più radicale, Charlotte è una di noi. Questa emancipazione permette a Charlotte di vedere finalmente la bellezza dell’Altopiano dove è cresciuta, di assaporarne l’intrinseca libertà e di decidere di continuare a vivere in Trentino, finalmente indipendente. La porzione di umanità trattata da questa storia, è contraddistinta da una profonda fragilità. Tutti subiscono il proprio destino: la figura violenta del padre, subisce un ineluttabile abbandono; il fratello Leo mai maturato e la sua fidanzata affamata di vita non hanno nessun cambiamento della loro situazione. Charlotte, alla fine, è l’unica che riesce a dare una nuova direzione alla propria vita.

Il presidente del Comitato tecnico scientifico di Fondazione Onda ETS, Prof. Claudio Mencacci ha così commentato il tema del film: “In soggetti affetti da disturbi psichici, come la schizofrenia, è fondamentale avere una gestione personalizzata per valorizzare le capacità individuali volte a ottenere una migliore qualità di vita e una conseguente autonomia. Il recupero è possibile, ma rappresenta un processo articolato, unico e continuo che coinvolge anche la famiglia e i caregiver, un’esperienza di crescita “oltre” la malattia.”

 

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