Uno studio condotto in Giappone ha preso in considerazione i dati relativi a oltre 44 mila bambini. I ricercatori hanno rilevato una correlazione positiva tra l’abitudine al fumo delle donne in gravidanza e l’incidenza di problemi renali, come la proteinuria all’età di tre anni, che compare nel 24% dei figli delle donne fumatrici.
(Reuters Health) – Le donne che fumano durante la gravidanza hanno maggiori probabilità di dare alla luce bambini con danni renali rispetto alle gestanti non fumatrici. Questo dato emerge da uno studio condotto in Giappone e pubblicato dal Clinical Journal of the American Society of Nephrology.
“Il fumo in gravidanza è stato legato per lungo tempo a nascite pretermine e bambini sottopeso, nonché a un’ampia gamma di difetti alla nascita. Questo studio offre evidenze aggiornate circa il fatto che i reni sono tra gli organi a maggior rischio di danni – ha commentato Maki Shinzawa, ricercatrice di salute pubblica all’Università di Kyoto in Giappone, autrice principale dello studio -Il fumo di sigaretta rilascia nicotina e altre sostanze dannose o potenzialmente tali, come ossido nitrico, policarbonato e monossido di carbonio, alcune delle quali attraversano la placenta e possono influire sulla programmazione fetale dei reni durante la gravidanza”.
Lo studio
Shinzawa e colleghi hanno analizzato i dati di 44.595 bambini. L’esito di interesse era la presenza di proteinuria all’età di tre anni definita come proteina urinaria >/= 1+. I dati sul fumo materno sono stati raccolti durante i controlli prenatali delle madri e i ricercatori hanno avuto a disposizione le cartelle compilate durante i check-up dei bimbi a quattro, nove, 18 e 36 mesi di età. Nel complesso, il 79% delle donne ha dichiarato di non aver mai fumato e un altro 4% di aver smesso durante la gravidanza. Circa il 17% ha detto di aver continuato anche durante i nove mesi. Il rischio assoluto di proteinuria tra i bambini era basso, ma essa era il 24% più probabile nei bambini nati da madri che avevano fumato durante la gravidanza. La frequenza di proteinuria infantile era dell’1,7% nei piccoli nati da fumatrici, dell’1,6% in quelli nati da ex fumatrici e dell’1,3% in quelli le cui madri non avevano mai fumato. I bimbi esposti a fumo passivo a casa sembravano avere anche un maggior rischio di proteinuria rispetto a quelli che non vivevano con fumatori, ma la differenza non era abbastanza grande per escludere la possibilità che fosse una casualità.
Fonte: Clinical Journal of the American Society of Nephrology 2016
Lisa Rapaport
(Versione Italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)