Questo ‘cervello quantitativo’, o ‘qBrain’, mostra marcate differenze di genere: sebbene il cervello maschile sia generalmente più grande, quello femminile presenta più neuroni ‘registi’. “Nelle femmine ci sono più cellule che modulano i segnali ed esercitano un controllo temporale nelle aree che comandano il comportamento riproduttivo, sociale e parentale”, spiega il coordinatore del gruppo di ricerca, Pavel Osten.
A fare eccezione è solo una piccola regione dell’ipotalamo, chiamata nucleo preottico posterodorsale, che è invece preposta a controllare una singola funzione riproduttiva strettamente maschile: l’eiaculazione. “Perfino questi primi dati dimostrano quanto sia importante conoscere la composizione del cervello in un modo quantitativo e preciso”, aggiunge Osten. Il risultato è stato ottenuto grazie ad una piattaforma automatizzata che sarà usata a breve per fare analisi simili sul cervello di altri mammiferi, come le scimmie e perfino l’uomo.