Alcuni ricercatori svizzeri hanno messo a punto un’app per smartphone che consente, alle donne alle prese con un ciclo doloroso, di auto-applicare la digitopressione per alleviare il dolore. Sulla scala di valutazione dell’intensità del dolore, l’app ha fatto registrare mediamente un punto in meno rispetto ad un’altra applicazione che non forniva indicazioni sui punti da sottoporre a digitopressione
(Reuters Health) – Seguendo le indicazioni di un’app per smartphone è possibile auto-applicarsi la tecnica della digitopressione per alleviare i dolori mestruali. È quanto avrebbe dimostrato uno studio coordinato da Claudia Witt dell‘Institute for Complementary and Integrative Medicine dell’Università di Zurigo, in Svizzera. Il team, che ha sviluppato una sua app ad hoc, AKUD, ha pubblicato la ricerca sull’American Journal of Obstetrics and Gynecology.
Lo studio
Studi precedenti hanno dimostrato che la digitopressione, una tecnica che utilizza il preciso posizionamento delle dita in determinati punti di pressione in tutto il corpo, riesce ad alleviare il dolore, compreso quello mestruale. Per valutare se un’applicazione poteva aiutare le donne ad autogestirsi nell’applicazione di questa tecnica, i ricercatori hanno preso in considerazione 221 donne di età compresa tra i 18 e i 34 anni, divise in due gruppi: un primo gruppo doveva usare l’app e l’altro usava sempre un’applicazione, ma che non dava reali indicazioni sui punti di pressione. Le partecipanti sono state tenute sotto controllo per sei mesi e tutte dovevano riportare il dolore avvertito su una scala da zero a 10, dove 10 rappresentava il livello di dolore più alto.
I risultati
All’inizio dello studio, le donne avrebbero riportato un punteggio in media di sei. A metà della ricerca, invece, le donne che usavano l’app ‘vera’ hanno riportato punteggi medi del dolore di 4,4 rispetto a 5 delle altre donne partecipanti allo studio. Alla fine della ricerca, dopo sei mesi, le donne che auto-applicavano la digitopressione riferivano punteggi di 1,4 o meno, una differenza clinicamente significativa. E con questa tecnica, le donne hanno fatto registrare avuto anche una probabilità inferiore di usare antidolorifici e hanno avuto periodi di ciclo doloroso più brevi.
Fonte: American Journal of Obstetrics and Gynecology
Lisa Rapaport
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Nutri e Previeni)