CORONAVIRUS. PERCHÉ È PIÙ LETALE NEGLI UOMINI? L’ANALISI DELL’ISS

16 Apr 2020

L’infezione produce effetti diversi negli uomini e nelle donne. Questo è quanto emerge sia dalla percentuale dei contagi, sia dal tasso di letalità. Nello specifico, in Cina il tasso di letalità dei casi confermati è pari al 4,7% negli uomini a fronte del 2,8% riscontrato nelle donne. I dati italiani confermano questo andamento con un rapporto di circa 3:1 a vantaggio delle donne che si mantiene costante in tutte le fasce d’età. Ecco alcune ipotesi

Le evidenze raccolte fino ad oggi evidenziano esplicitamente che esistono differenze importanti nell’insorgenza, nelle manifestazioni cliniche, nelle risposte ai trattamenti e negli esiti di malattie comuni a uomini e donne. E questo sembra emergere anche nel contesto della pandemia da COVID-19. Le statistiche rilevate nel mondo, infatti, parlano chiaro: l’infezione da SARS-CoV-2 produce effetti diversi negli uomini e nelle donne. Questo è quanto emerge sia dalla percentuale dei contagi, sia dal tasso di letalità. Nello specifico, in Cina il tasso di letalità dei casi confermati è pari al 4,7% negli uomini a fronte del 2,8% riscontrato nelle donne [1]. I dati italiani confermano questo andamento con un rapporto di circa 3:1 a vantaggio delle donne che si mantiene costante in tutte le fasce d’età.

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