Il ritmo di azione per ridurre la domanda di tabacco e le relative morti e malattie è in ritardo rispetto agli impegni globali e nazionali di ridurre il consumo di tabacco del 30% entro il 2025 tra le persone di 15 anni e più. Se la tendenza continua così, il mondo raggiungerà solo una riduzione del 22% entro il 2025. Tedros (Dg Oms): “La maggior parte delle persone sa che l’uso del tabacco provoca cancro e malattie polmonari, ma molti non sono consapevoli che il tabacco causa anche malattie cardiache e infarto”.
L’uso del tabacco è diminuito notevolmente dal 2000, secondo un nuovo rapporto dell’Oms pubblicato oggi, Giornata mondiale contro il tabacco 2018, ma la riduzione è insufficiente per raggiungere gli obiettivi concordati a livello globale volti a proteggere le persone dalla morte e dalle malattie cardiovascolari e non trasmissibili (NCD).
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