L’obiettivo principale di questa indagine qualitativa è stato esaminare l’esperienza di pazienti con diagnosi di schizofrenia e dei loro caregiver, focalizzandosi sui temi dell’isolamento e della solitudine.
L’indagine ha rivelato che molti pazienti con schizofrenia descrivono un progressivo isolamento dal mondo esterno, che è strettamente correlato alla sintomatologia della malattia. I sintomi sono descritti come qualcosa che sconvolge il loro equilibrio interiore e relazionale, portandoli a perdere il controllo di sé e ad abbandonare le vie conosciute e familiari. Di conseguenza, i pazienti si sentono profondamente soli in questa sfida difficile e titanica, spesso senza una proposta di sostegno psicologico adeguato.
Inoltre, gli intervistati hanno sottolineato che anche i caregiver che seguono il paziente e si occupano della sua gestione affrontano un senso di isolamento e solitudine. La responsabilità di prendersi cura di un paziente con schizofrenia può essere gravosa e alienante, e molti caregiver possono sentirsi sprovvisti di risorse e supporto per affrontare questa situazione complessa.
Questi risultati mettono in luce l’importanza di fornire un adeguato sostegno psicologico sia ai pazienti che ai caregiver per affrontare l’isolamento e la solitudine associati alla schizofrenia. Ciò può contribuire a migliorare la qualità della vita dei pazienti e dei loro caregiver e a favorire una migliore gestione della malattia mentale.
Stigma e mancanza di informazioni riguardanti la malattia mentale emergono come fattori critici che possono influenzare negativamente il processo diagnostico e il riferimento ai servizi territoriali per i pazienti con schizofrenia. Questi fattori possono contribuire al ritardo nell’individuazione della diagnosi e all’accesso ai supporti necessari per la gestione della malattia.
C’è bisogno di “normalizzare” della patologia, per abbattere il pregiudizio sociale nei confronti della schizofrenia e delle malattie mentali in generale. Tale normalizzazione è fondamentale per creare un ambiente più accogliente e inclusivo per i pazienti e i caregiver, facilitando così il percorso verso la diagnosi precoce e il supporto adeguato.
Un altro aspetto riguarda la necessità di stabilità e continuità nella presa in carico dei pazienti con schizofrenia, andando oltre il trattamento farmacologico. In particolare, nelle fasi di esordio della malattia e durante le recidive, è fondamentale fornire supporti concreti per aiutare i pazienti a gestire la loro condizione in modo più efficace e sostenibile.
Durante l’indagine, è stata quindi data particolare attenzione alla scelta e alla valutazione delle Case di Comunità come realtà “accessibile” e in grado di fornire tali supporti concreti. Le Case di Comunità sono un’importante risorsa per i pazienti con schizofrenia e i loro caregiver, offrendo un ambiente strutturato e di supporto, che favorisce il processo di normalizzazione e la gestione della malattia.