Un’alterazione della funzione simpatica e una forte reattività neuronale allo stress correlano insonnia ad aumento del rischio cardiovascolare. È quanto emerge da uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell’Università di Chicago
Un gruppo di ricercatori americani avrebbe identificato il meccanismo che collega l’insonnia cronica all’aumento del rischio di soffrire di eventi cardiovascolari. Secondo gli studiosi l’alterazione della funzione simpatica baroriflessa e l’aumentata reattività neuronale allo stress sono associate all’insonnia cronica. E proprio questi due meccanismi potrebbero essere alla base dell’aumentato rischio cardiovascolare delle persone che ne soffrono. L’ipotesi è stata avanzata nell’ambito di una ricerca coordinata da Jason Carter, dell’Università di Chicago, pubblicata da Sleep.
Leggi l’articolo completo su Quotidiano Sanità