La terapia ormonale sostitutiva topica a basso dosaggio non mette a rischio la salute, ma la protegge. A rassicurare la popolazione femminile, questa volta, uno studio pubblicato su Menopause.
(Reuters Health) – Nessun legame tra estrogeni vaginali, tumori e problemi cardiovascolari. Questa volta, a voler rassicurare le donne che attraversano la delicata fase della menopausa, è un ampio studio pubblicato su Menopause. La ricerca americana suggerisce che l’utilizzo della terapia ormonale sostitutiva topica a basso dosaggio non metterebbe a rischio cuore e, tantomeno, favorirebbe la formazione di tumori.
La premessa
Sono passati 15 anni da quando gli studi finanziati dalla Women’s Health Initiative (WHI) – mettendo in relazione un legame tra l’utilizzo di pillole a base di estrogeni e progestinici ed un aumentato rischio di tumore al seno, infarti e ictus – portarono la comunità femminile a guardare con un occhio di sfiducia la terapia ormonale. Inoltre, il fatto che gli estrogeni vaginali possano indurre secchezza vaginale e rapporti dolorosi, non ha contribuito a favorirne la popolarità.
Lo studio
Nello studio i ricercatori hanno esaminato i dati di 45.663 donne dello studio WHI che non hanno assunto la terapia ormonale sostitutiva, e dopo un follow up medio di più di sei anni, non è stata osservata alcuna differenza significativa delle probabilità di sviluppare un tumore, o di soffrire di infarto o ictus, rispetto alle donne che assumevano queste terapie. Rispetto alle donne che non usavano estrogeni vaginali, nelle donne che seguivano la TOS era stato osservato un rischio di malattia cardiaca inferiore del 48% e minori probabilità di fratture d’anca del 60%, rispetto alle donne non trattate.
Tra le donne con utero, quelle che usavano estrogeni vaginali avevano il 60% di probabilità in meno di incorrere in malattie cardiache e di subire una frattura di femore rispetto alle donne che non usavano estrogeni vaginali. “I risultati dello studio suggeriscono che l’uso di estrogeni vaginali non può effettivamente portare rischi per la salute – afferma Carolyn Crandall, della School of Medicine di David Geffen all’Università della California – in tal senso i risultati sono rassicuranti”. Lo studio dimostra che per le donne è sicuro assumere la terapia ormonale sostitutiva a basse dosi e che questa potrebbe migliorare la sintomatologia della menopausa non trattata in precedenza.
Fonte: Menopausa
di Lisa Rapaport
(Versione italiana Quotidiano Sanità/ Popular Science)