I test prenatali non invasivi (NIPT) sono ormai considerati dalle più importanti società scientifiche di settore, strumenti di screening utili, innovativi, affidabili in considerazione dell’elevata sensibilità e specificità rispetto alle principali patologie cromosomiche, oltre che non invasivi. Sul tema sono state prodotte nel 2015 le Linee guida del Consiglio Superiore di Sanità CSS attraverso il contributo di gruppo tecnico di lavoro multidisciplinare. Ad oggi, però, questi test sono proposti in regime privatistico in un contesto deregolamentato e molto eterogeno in termini di qualità e affidabilità. Il loro utilizzo e l’eventuale inserimento nell’attuale percorso di indagini prenatali sono tematiche all’attenzione di alcune Regioni.
ll 13 dicembre scorso abbiamo organizzato un tavolo tecnico per condividere le più aggiornate evidenze scientifiche sui NIPT e alcune esperienze regionali con l’obiettivo di dare un impulso positivo al dibattito etico-scientifico tra tecnici e decisori sulle opportunità offerte da questi test prenatali.
Per dare un seguito concreto al progetto che ha come obiettivo l’inserimento dei NIPT nei LEA, riportando l’attenzione su un tema che a causa dell’emergenza Covid-19 è stato necessariamente posto in secondo piano, abbiamo organizzato un webinar per dialogare con le Istituzioni, coinvolgendo i rappresentanti che si sono mostrati più sensibili e focalizzando la discussione su evidenze scientifiche a sostegno dei NIPT, sostenibilità ed accessibilità grazie alla partecipazioni di esperti di settore.