Lo rivela Eurostat che ha stilato una classifica sulla percentuale di donne di età compresa tra 50 e 69 anni che sono state sottoposte a screening per carcinoma mammario. In Danimarca, Finlandia, Paesi Bassi e Uk percentuali oltre il 75%. Malissimo la Romania (lo fa solo lo 0,2% delle donne). Italia al 10° posto in Europa.
Nel 2017, la percentuale di donne di età compresa tra 50 e 69 anni che sono state sottoposte a screening per carcinoma mammario (utilizzando una mammografia) nei due anni precedenti differisce notevolmente tra gli Stati membri. È quanto sottolinea Eurostat in una sua recente analisi.
Sulla base dei programmi di screening, otto Stati membri hanno tassi di screening del carcinoma mammario inferiori al 50%, con i tassi più bassi registrati in Romania (0,2% delle donne di età compresa tra 50 e 69 anni – dati 2015), Bulgaria (20,6%) e Slovacchia (30,7%).
Al contrario, quattro Stati membri hanno riportato tassi di screening del carcinoma mammario pari o superiori al 75%: Danimarca (82,1% nel 2016), Finlandia (81,9%), Paesi Bassi (78,2% nel 2015) e Regno Unito (75,1%).
L’Italia è al 10° posto con il 59,3% di donne che hanno fatto lo screening. E per una volta facciamo meglio di Germania (51%) e Francia (49,7%).
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