La campagna relizzata nel network delle farmacie Apoteca Natura in collaborazione con Simg, Amd e con il patrocinio della Fofi ha prodotto benefici sia in termini di stili di vita sia in termini clinici. I dati di uno studio condotto dal 2014 al 2016 su un campione di circa 35mila persone e realizzato dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma sono stati presentati questa mattina nella sede dell’Iss
Può la farmacia nella sua veste di avamposto sanitario condurre azioni di prevenzione in grado di generare un aumento dell’aspettativa e della qualità di vita dei cittadini e anche una possibile riduzione della spesa sanitaria pubblica in un orizzonte temporale di 10 anni?
Sembrerebbe proprio di sì, almeno a giudicare dai risultati presentati questa mattina nella sede dell’Iss. Risultati conquistati grazie alla campagna di prevenzione cardiovascolare “Ci sta a cuore il tuo cuore” realizzata nel network delle farmacie Apoteca Natura, 600 in Italia e 300 in Spagna, in collaborazione con la Simg, l’Associazione medici Diabetologi (Amd) e con il patrocinio della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (Fofi).
Dallo studio condotto dal 2014 al 2016 su un campione di circa 35mila persone e realizzato dalla sezione di Igiene dell’Istituto di Sanità Pubblica dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma con il contributo non condizionato di Apoteca Natura, è emerso non solo un aumento del consumo di frutta e verdura, dell’attività fisica e una riduzione del fumo tra le persone che avevano aderito alla campagna di prevenzione, ma anche una riduzione della colesterolemia, i pazienti con valori sopra i 270 sono scesi a livelli inferiori a 240, un aumento della terapia ipertensiva e una diminuzione e della pressione arteriosa con un miglioramento quindi dei dati sulla pressione sistolica e diastolica, soprattutto nei soggetti che mostravano un maggior rischio cardiovascolare. A conti fatti in tre anni sono evitati 200 eventi cardiovascolari dagli alti costi in termini di salute ed economici.
In questo scenario le farmacie hanno quindi giocato un ruolo di primissimo piano essendo nella condizione unica di poter intercettare i soggetti a rischio e coinvolgerli in modo continuo e costante in un percorso di prevenzione impattante sui fattori di rischio modificabili e sull’adozione di stili di vita salutari.
“La prevenzione si realizza con una cooperazione multidimensionale e con la partecipazione dei cittadini – ha detto Angelo Del Favero, Direttore generale dell’Iss – le farmacie sono il luogo abituale cui i cittadini, soprattutto per gli anziani, si rivolgono, anche più che dal medico. Un presidio distribuito sull’intero territorio e una rete da utilizzare per portare quindi avanti azioni di prevenzione efficaci”.
“Lo studio nasce dalla volontà di dare concretezza alla parola prevenzione – ha spiegato Massimo Mercati Ad di Apoteca Natura – se ne parla tanto, ma effettivamente non viene pienamente svolta e rimane spesso legata ad un’attività discontinua. Anche nelle farmacie viene realizzata senza una proiezione protratta nel tempo e senza una formazione continua. L’attività di prevenzione è invece in grado di generare un effetto positivo. Dandole costanza si possono ottenere effetti socio sanitari notevoli con bassi costi e con una riduzione nel lungo termine della spesa del Ssn. Inoltre un’attività di prevenzione può portare benefici alle farmacie, soprattutto dopo l’entrata in scena dei grandi capitali. Si attraggono così nuove persone generando valore. Un’operazione che però non può essere spot, ma continuativa nel tempo. I numeri ci dicono che siamo nel giusto e ci auguriamo che questo possa realmente indurre le istituzioni a lavorare sulla prevenzione e a valorizzare il ruolo delle farmacie come front door del Ssn”.
“Focalizzandosi sulla popolazione a maggior rischio – hanno spiegato Andrea Poscia e Flavia Kheiraoui dell’Università del Sacro Cuore – ovvero quella con rischio cardiovascolare superiore al 15%, la proiezione a 10 anni dei benefici, sia in termini di stili di vita sia i termini clinici, conduce ad un aumento della aspettativa di vita in buona salute. In particolare, secondo l’analisi economica la Campagna si può definire costo efficace, con un rapporto incrementale di costo-efficacia (Icer) di 599 euro per Qaly guadagnato nel caso base e addirittura un risparmio potenziale del Ssn nel caso l’aderenza agli interventi di prevenzione rilevati si mantenga costante per 10 anni”.
“Creare una rete di servizi intorno al paziente per le malattie cardiovascolari è fondamentale – ha spiegato Gerardo Medea responsabile area prevenzione e metabolismo della Simg – alle farmacie si rivolgono donne e soggetti a basso rischio e persone con un più alto livello di istruzione che invece tendono a non andare negli studi dei medici di famiglia ai quali si ricolgono invece pazienti più ad alto rischio. Unendo le forze possiamo quindi abbracciare una popolazione sempre più ampia con un livello di rischio più alto. Penso soprattutto alle donne che sul fronte delle patologie cardiovascolari, dopo la menopausa, sono più esposte. Farmacisti e medici si parlano poco e si vedono raramente sarebbe interessante avere contatti ‘face to face’ per implementare questa integrazione. Quindi, una buona comunicazione tra farmacisti e medici, in particolare di Medicina generale, fondata sulla omogeneità dei messaggi educativi, e la possibilità di una condivisione di alcuni dati clinici e personali, oggi negata dalle norme restrittive sulla privacy, avrebbe sicuramente un impatto favorevole sulla riduzione di alcuni fattori di rischio cardiovascolare quale il fumo, e le cattive abitudini alimentari”.
“Il lavoro sviluppato in questi anni da Apoteca Natura su un tema così importante risponde a diverse esigenze che mai come in questa fase storica sono di assoluta attualità per il presente ed il futuro del Ssn– ha affermato Antonio Gaudioso, Segretario Generale di Cittadinanzattiva – lavorare infatti sull’informazione e l’empowerment dei cittadini, non solo dei pazienti, lavorando sulla consapevolezza e la prevenzione, è essenziale. Lo è sia per la salute dei singoli cittadini che del servizio sanitario nel suo complesso che in questo modo, attraverso una attenta informazione e prevenzione, può risparmiare risorse che possono essere reinvestite in innovazione. In questo scenario il ruolo del farmacista e della farmacia è fondamentale, come presidio del servizio sanitario nazionale, come nodo per l’erogazione di sempre nuovi e più qualificati servizi ai cittadini”.
La Campagna giunta alla sua sesta edizione, dal 2012 al 2016 ha eseguito 140mila screening cardiovascolari gratuiti e sono stati 35mila i test di prevenzione svolti solo nel novembre 2016. Quest’anno l’appuntamento è fino al 30 novembre nelle farmacie Apoteca Natura distribuite in tutta Italia dove, previa prenotazione, verrà effettuato uno screening del paziente tramite la compilazione del Questionario Benessere Cardiovascolare che consentirà di misurare: la pressione arteriosa con screening della fibrillazione atriale atta a prevenire l’ictus celebrale; in autodiagnosi la colesterolemia totale con rilascio (solo agli individui tra i 40 e i 69 anni) della carta del rischio per la prevenzione degli eventi cardiovascolari maggiori. E ancora, valutare la probabilità di sviluppare il diabete mellito di tipo 2 con il test Findirisc Oms (test rilasciato dall’Oms).
Tutti i dati che vengono raccolti generano in automatico una Mappa del Benessere Cardiovascolare che consente di guidare la persona nel percorso di salute preventivo e specifico. Al termine del percorso il cliente riceverà una relazione finale con i risultati della valutazione e, qualora fossero emersi fattori di rischio, una lettera per il medico curante con i risultati della valutazione effettuata.
Da QS