Se si comunica in video conferenza o in chat cambiano toni e gestualità. La lontananza fisica fa calare la conflittualità e ne guadagnano concretezza e sinteticità. Ma gli svantaggi ci sono. Ne parla su Corriere Salute il professor Claudio Mencacci, psichiatra, presidente della Società italiana di Neuropsicofarmacologia, direttore del Dipartimento Neuroscienze e Salute mentale Dipendenze dell’Azienda S.S.T. Fatebenefratelli – Sacco di Milano.
Ci siamo quasi scordati come fossero le “vere” riunioni di lavoro: voci che si sovrappongono, sguardi complici o di feroce disappunto, ammiccamenti dietro le spalle. Se ci si parla attraverso un computer, anche se ci si può vedere, cambiano toni e gestualità. Non solo perché il mezzo impone i suoi limiti ma perché induce una certa freddezza e un certo ritengo.
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