MALATTIE CARDIOVASCOLARI: NON RIMANDARE A DOMANI

Le malattie cardiovascolari

Le malattie cardiovascolari (MCV) costituiscono la principale causa di morte a livello mondiale. In Italia sono responsabili del 35.8% di tutti i decessi: 32.5% negli uomini e 38.8% nelle donne.  È ancora radicata l’errata convinzione che le MCV riguardino soprattutto gli uomini e la grande maggioranza delle donne ha una percezione molto bassa dei pericoli correlati a queste patologie.

Le MCV si presentano nelle donne con un ritardo di almeno dieci anni rispetto agli uomini, poiché fino alla menopausa sono protette dallo “scudo” ormonale (in particolare, degli estrogeni). In seguito vengono colpite addirittura più degli uomini da eventi cardiovascolari, spesso tra l’altro più gravi, anche se si manifestano con un quadro clinico meno evidente.

Cruciale, per uomini e donne, è il ruolo della prevenzione primaria (stili di vita) e della diagnosi precoce, in particolare nei soggetti che presentano fattori di rischio cardiovascolare, quali: familiarità, età avanzata, fumo, ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia, diabete, sedentarietà, sovrappeso/obesità, stress.

Aneurisma Aortico Addominale. È una patologia silente e insidiosa, ma che può essere facilmente diagnosticata e monitorata nel tempo con un esame semplice, veloce e non invasivo, per prevenire la complicanza più temibile che è la rottura dell’aorta.

Infarto cardiaco. Si verifica quando al cuore arriva un apporto insufficiente di sangue e ossigeno. Rappresenta, dunque, un’emergenza che necessita un tempestivo accesso ospedaliero. Il controllo dei fattori di rischio e il monitoraggio della salute del cuore e dei vasi arteriosi che lo irrorano rappresentano le più efficaci strategie di contrasto.

Patologie valvolari. Sono malattie che colpiscono le valvole del cuore, compromettendone il funzionamento. Oltre alle valvulopatie congenite (presenti alla nascita), esistono e sono assai più comuni le forme acquisite correlate a cause di diversa natura: invecchiamento, infezioni, malattie autoimmuni, patologie cardiovascolari.

Patologie carotidee. La principale patologia che colpisce le arterie carotidi è l’aterosclerosi, la formazione cioè di placche che riducono l’elasticità delle pareti arteriose e provocano un restringimento con conseguente minor afflusso di sangue al cervello. Rappresentano uno dei principali fattori di rischio di ischemia cerebrale (ictus) o TIA (attacco ischemico transitorio).

Patologie venose. Le vene varicose, molto diffuse soprattutto tra le donne, sono spesso sottovalutate e considerate solo un problema estetico. In realtà, se non trattate tempestivamente e adeguatamente, possono evolvere in una condizione più grave, l’insufficienza venosa cronica a rischio di flebiti e ulcere.

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