L’obiettivo è arrivare a delineare dieci sfide e opportunità che più caratterizzeranno nei prossimi 10 anni l’oncologia di precisione, un nuovo approccio in grado di sviluppare farmaci target capaci di interagire sui meccanismi di sviluppo del cancro a livello cellulare, genomico e biochimico guardando al paziente e alla sua malattia come un unicum
Mantenere centrale il rapporto umano con il paziente gestendo la pratica clinica sulla comprensione della persona. Garantire al paziente un dialogo trasparente e sincero. E ancora, gestire al meglio la tecnologia in continua evoluzione. Promuovere investimenti economici per la ricerca. Garantire la creazione e lo sviluppo di reti di collaborazione e di circolazione dei saperi, per assicurare uniformità su tutto il territorio nazionale. Realizzare un sistema integrato, complessivo e condiviso di registrazione dei dati e delle informazioni.
Sono questi in sintesi alcuni dei punti cardine del documento preliminare dedicato all’oncologia di precisione frutto del progetto Next 10, nato nel 2015 e promosso da Novartis, sul quale si sono confrontati a Roma esperti, rappresentanti delle società scientifiche e delle Associazioni dei pazienti. Un primo passo per arrivare a un manifesto condiviso che delinei dieci sfide e opportunità che più caratterizzeranno nei prossimi 10 anni l’oncologia di precisione. Ossia, quel nuovo approccio alla malattia che consente di integrare a criteri clinico-patologici consolidati, dati provenienti da analisi molecolari (cellulare, genomica e biochimica) per orientare le decisioni mediche e fornire così strategie diagnostiche, prognostiche e terapeutiche mirate alle esigenze di ogni singolo paziente.
Nell’ambito della ricerca di base e clinica in campo oncologico è, infatti, oggi in corso una rivoluzione nel modo di pensare il cancro, proprio grazie all’innovazione nella ricerca farmacologica e allo sviluppo di metodiche di indagine molecolare che consentono di caratterizzare e trattare i pazienti in modo sempre più mirato.
Da qui è nata la necessità di approfondire un tema così delicato come quello dell’oncologia di precisione, tema principe del documento redatto dal gruppo multiprofessionale di 5 esperti – Gilberto Corbellini, Docente di Storia della medicina, bioetica ed epistemologia medica Università la Sapienza di Roma, Mario Del Vecchio, Professione associato in economia aziendale – Università di Firenze, Marco Marzano, Docente di Sociologia dell’Organizzazione, Università di Bergamo, Francesco Perrone, Oncologo, Istituto Nazionale Tumori di Napoli, Daniele Generali, Professore associato in oncologia medica Università di Trieste – e sul quale si è concentrato il dibattito con i rappresentanti delle società scientifiche (Aiom, Sifo, Sipmel, Fiaso, Sifact e Sif) e delle Associazioni dei pazienti (Favo e Aimac).