Secondo i dati Istat, in media il 74% delle persone da 15 anni in poi ha fatto ricorso al medico di famiglia con una media di 1,2 contatti l’anno, mentre si è rivolto al Mmg il 90,9% degli ultrasessantacinquenni. Allo specialista si è rivolto invece il 54% degli individui da 15 anni in su e il 67,2% degli over 65. Un’analisi dettagliata dell’Istat Regione per Regione.
Dal medico di famiglia sono andati in media in un anno il 74% degli assistiti. Ma vanno di più le donne (79,3%) che gli uomini (68,3%). E l’età di maggiore frequenza è quella over 75 che in un anno dal Mmg sono andati in media nel 92,9% dei casi.
La Regione dove gli over 65 vanno di più è la Basilicata (94,5%), quella in cui vanno meno la Valle d’Aosta (80,5%). E tra gli over 65 chi frequenta di più il Mmg ha un basso titolo di studio (91,4%) ed economicamente fa parte soprattutto di una classe media (terzo quintile di reddito: 92,6%).
Dallo specialista invece vanno di più sempre gli over 75, ma in percentuale minore del Mmg: in media 69,6%, stavolta con un predominio degli uomini (70,3%) sulle donne (69,1%).
La Regione in cui gli over 65 frequentano di più lo specialista è il Lazio (74,4%), quella dove vanno meno è Bolzano (55,1%).
Stavolta, chi va dallo specialista ha soprattutto un alto livello di istruzione (59,5%) e anche di reddito (il 59,7% è nel quinto quintile).
A rilevare il dato è l’Istat, a fine ottobre 2017 in occasione del rapporto sulle condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari in Italia e nell’Unione europea. Il dato riguarda anche in questo caso (è già stata riportata su Quotidiano Sanità l’analisi per le malattie croniche e l’assistenza domiciliare e quella sulle cure dentali) l’assistenza sul territorio e, in particolare, quella delle figure che dovrebbero fare da filtro al pronto soccorso e se possibile ai ricoveri ospedalieri.
Riferendosi ai 12 mesi precedenti la rilevazione, secondo i dati Istat, appunto, in media il 74% delle persone da 15 anni in poi ha fatto ricorso al medico di famiglia (in media però i contatti non sono alti: 1,2%), mentre si è rivolto al Mmg il 90,9% degli ultrasessantacinquenni (con l’1,6% di contatti).
Anche lo specialista è gettonato fuori dall’ospedale: vi si è rivolto il 54% degli individui da 15 anni in su e il 67,2% degli over 65. Ma questa volta con minori contatti: solo lo 0,8% per la prima fascia di età e l’1% per la seconda.
Dal medico di famiglia si va di più oltre i 15 anni in Umbria (83,9%) ed Emilia Romagna (79,5%), di meno sempre in questa fascia di età in Valle d’Aosta (62,5%) e a Bolzano (66,4%). Per gli ultrasessantacinquenni invece, la Regione dove il Mmg è più frequentato è l’Umbria (95,6%) seguita questa volta dalla Basilicata (94,5%), quella dove lo è di meno è ancora una volta la Valle d’Aosta (80,5%) sempre seguita da Bolzano (84,5%).
Dallo specialista invece ci si va di più in Emilia Romagna (63,6%) e in Umbria (61,7%) nella fascia di età oltre 15 anni e nel Lazio (74,4%) e nelle Marche (69,9%) in quella degli over 65.
Dal punto di vista della densità abitativa della popolazione non ci sono eccessive differenze di frequenza per il Mmg tra aree più o meno popolate e nemmeno ce ne sono evidenti per quanto riguarda lo specialista.
Leggera differenza c’è per area geografica: al Mmg si fa più ricorso in media al Centro (76,7%) dai 15 anni in su, mentre le Isole sono più gettonate dagli over 65 (92,7%. Per il Mmg il Nord Est è in testa dai 15 anni in su (59,4%) e il Centro lo è per lo specialista (69,9%).
Ciò che conta molto nel caso del medico di famiglia è anche il numero di “contatti” avuti (non necessariamente quindi andando a studio). In questo caso l’Istat rileva che per gli over 65 (i numeri da 15 anni in su sono decisamente più bassi) nei 12 mesi precedenti l’indagine le Regioni dove mediamente se ne sono avuti di più sono Calabria e Campania con 2,3, mentre quella dove ce ne sono stati meno è Trento: un solo contatto medio.
Molto minori i contatti con gli specialisti. Sempre tra gli over 65 ne hanno avuti di più gli abitanti di Bolzano (1,7) e di meno quelli di Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo (0,7).
Da QS