Favo Donna persegue l’obiettivo di assicurare la migliore qualità di vita alle donne colpite direttamente o indirettamente dal cancro, attraverso iniziative concrete ed efficaci di promozione ed attuazione della tutela dei diritti e focalizzandosi su tematiche di carattere trasversale a tutti i tipi di tumore. In Italia ogni anno oltre 170mila diagnosi di tumore per le donne
Nasce Favo Donna, voluto dall’Assemblea della Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato Oncologico – Favo, il gruppo di lavoro vede la partecipazione attiva della rappresentanza femminile di 36 associazioni federate. Favo Donna persegue l’obiettivo di assicurare la migliore qualità di vita alle donne colpite direttamente o indirettamente dal cancro, attraverso iniziative concrete ed efficaci di promozione ed attuazione della tutela dei diritti e focalizzandosi su tematiche di carattere trasversale a tutti i tipi di tumore.
In Italia ogni anno oltre 170.000 donne ricevono una diagnosi di tumore, di queste circa 70.000 sono in età lavorativa. Le donne che vivono oggi con un pregressa diagnosi di cancro sono 1,7 milioni. A questi numeri vanno aggiunte le centinaia di migliaia di donne che vengono colpite indirettamente dal cancro e che svolgono il delicato e prezioso compito di conforto, assistenza e accompagnamento di un proprio caro nei luoghi di cura.
In questo contesto, le associazioni dei pazienti intendono portare alle Istituzioni quel contributo di esperienza di chi ha vissuto e combattuto il cancro e conosce pertanto i nuovi bisogni dei malati cui le politiche sanitarie e di welfare devono dare risposte adeguate. Le associazioni sono pronte ad indicare le soluzioni più vicine alle necessità di cura e di assistenza dei malati e dei guariti dal cancro e vogliono che questo patrimonio di conoscenze riceva, come nel resto del mondo, il giusto ed effettivo riconoscimento e coinvolgimento.
Punto di partenza degli obiettivi che Favo Donna intende perseguire è il Manifesto che in 10 punti elenca le tematiche significative per le donne colpite direttamente o indirettamente da ogni tipo di tumore: dalla prevenzione alla medicina di genere, dal benessere psicologico e sessuale alla nutrizione in tutte le fasi del percorso di cura, dalla tutela del desiderio di maternità dopo il cancro alla cura dell’immagine corporea, dall’equo riconoscimento della disabilità oncologica nel rispetto della persona al diritto alla riabilitazione come parte integrante delle cure, dalla tutela del lavoro per lavoratrici malate o caregiver al diritto alle cure palliative ed alla terapia del dolore.