L’iniziativa resa possibile anche grazie all’associazione ‘Progetto Noemi’ Onlus, fondata dai genitori della bimba di tre anni di Guardiagrele affetta da Sma1. La struttura potrebbe essere operativa già da fine settembre e consentirà di dare una risposta a tutti quei bambini affetti da malattie neuromuscolari a carattere degenerativo.
Nasce in Abruzzo, nel reparto di Pediatria dell’ospedale di Pescara, la prima Unità di servizio assistenza e terapia sub-intensiva per pazienti pediatrici. La struttura, che potrebbe essere operativa già da fine settembre, consentirà di dare una risposta a tutti quei bambini affetti da malattie neuromuscolari a carattere degenerativo, come la piccola Noemi, la bimba di tre anni di Guardiagrele (Chieti) affetta da Sma1.
L’Unità nasce anche grazie all’impegno dell’associazione ‘Progetto Noemi’ Onlus (www.progettonoemi.com), fondata dai genitori della piccola, Andrea Sciarretta e Tahereh Pisciotta.
“L’Unità – ha spiegato primario della Pediatria di Pescara, Giuliano Lombardi – è stata istituita in Pediatria, in un’ottica multidisciplinare, con il supporto di tutte le strutture della Asl. Individuate le figure necessarie, ora parte la fase della formazione medica ed infermieristica”.
“Con l’istituzione di questa struttura – ha proseguito Lombardi – vogliamo dare più credibilità al lavoro svolto dalla Pediatria sulle malattie rare e migliorare l’assistenza. Si tratta di un primo passo ufficiale; vogliamo partire e, soprattutto, vogliamo partire bene”.
L’articolo su Quotidiano Sanità