Il disturbo disforico premestruale va considerato a tutti gli effetti un disturbo depressivo, analogo al disturbo depressivo maggiore, in quanto può portare anche a episodi di autolesionismo e ideazioni suicide se non adeguatamente trattato.
Si distingue dal disturbo depressivo maggiore per il fatto che determina sintomi psicoemotivi periodici e di durata limitata nel tempo, in concomitanza della fase post ovulatoria del ciclo mestruale.
Questo disturbo si manifesta, infatti, durante la fase premestruale, e in particolare durante l’ultima settimana prima dell’inizio delle mestruazioni, presentando un andamento ricorrente in correlazione con l’andamento del ciclo ovulatorio e mestruale.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità lo ha inserito tra le malattie urogenitali nel 2019 confermandone la natura ormonale.
Possiamo parlare di disturbo disforico premestruale quando sono presenti almeno 5 sintomi distintivi, che tendono ad attenuarsi dopo l’arrivo delle mestruazioni per poi scomparire completamente nella settimana successiva.
Oltre a questi sintomi devono essere presenti uno o più dei successivi sintomi:
Sì, esistono alcuni fattori di rischio. In particolare:
Questi due disturbi non coincidono, pur comparendo con la stessa cadenza e durata temporale. La sindrome premestruale determina infatti, un disagio meno marcato, caratterizzato principalmente da sintomi fisici e comportamentali.
Un consiglio utile è quello di mantenere un calendario dei sintomi che può aiutare le donne ad individuare i disturbi più fastidiosi e i tempi in cui si verificano. Queste informazioni possono essere d’aiuto ai medici e agli psicologi per diagnosticare il disturbo disforico premestruale e stabilire il trattamento più appropriato.
Una volta individuati i sintomi e valutata la gravità degli stessi anche attraverso la compromissione del funzionamento lavorativo e sociale, sarà possibile optare per una serie di trattamenti che andranno da presidi non farmacologici a trattamenti di tipo farmacologico a seconda della condizione clinica e della risposta agli stessi.
Vi sono poi delle buone abitudini che è sempre bene seguire:
L’associazione ITA PMS, Associazione Nazionale Sindrome Premestruale e Disturbo Disforico Premestruale, dà voce alle donne che vivono questo disturbo, sostenendo tutte coloro che si sentono sole e non adeguatamente supportate nella gestione di questo disturbo. Visita qui il sito dell’associazione: https://itapms.org/
APPUNTAMENTI
In occasione dell’(H)-Open Week sulla Salute della Donna di Fondazione Onda, l’Associazione ITA-PMS organizza il webinar ” Vicini alle donne | Sindrome premestruale e disturbo disforico (19 aprile 2021 ore 18.00).
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