Il regolamento disciplina la raccolta di copia delle DAT da parte delle Asl, della Fondazione Monasterio e di ISPRO o dell’indicazione dove esse siano conservate e del fiduciario, se indicato. E poi tipi di dati trattati, le operazioni eseguibili, i soggetti che possono trattare i dati, le misure per garantire la gestione delle DAT, nonché la loro fruibilità da parte dei medici, nel momento in cui abbiano in cura l’assistito e questi non sia in grado di autodeterminarsi.
La Giunta regionale della Toscana ha varato il regolamento di attuazione delle DAT, le Disposizioni anticipate di trattamento, con una delibera proposta dall’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi e approvata nella seduta di ieri. Lo scorso aprile la giunta aveva approvato i primi indirizzi per l’attuazione della legge 219/2017 (la l egge nazionale sulle DAT approvata dal Parlamento il 22 dicembre 2017).
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