Il mondo degli anziani è in rapida crescita: entro il 2050 l’Organizzazione Mondiale della Sanità prevede il raddoppio del numero degli over 60 nel mondo: da 900 milioni a oltre 2 miliardi. In questo scenario, che vede l’Italia in prima linea seconda solo al Giappone, protagoniste assolute sono le donne con una speranza di vita alla nascita in Italia che ha raggiunto gli 85 anni. Siamo più longeve degli uomini, ma colpite da più patologie, siamo più fragili, meno autosufficienti, a maggior rischio rispetto agli uomini di soffrire di depressione e di disturbi cognitivi, facciamo maggior uso di farmaci e siamo più esposte al rischio di eventi avversi e ospedalizzazioni maggiori a causa degli effetti collaterali.
Ma … se questo è il quadro che emerge dai dati in letteratura, le donne sono in verità “forti” e posseggono risorse e strumenti per trasformare l’età “diversamente giovane” in un periodo della vita in cui mettere in atto una serie di comportamenti virtuosi in grado di garantire un invecchiamento attivo e positivo.
Laddove poi si verifica una perdita di autosufficienza e un’impossibilità delle famiglie di farsi carico a domicilio dell’assistenza della donna anziana, è molto importante rivolgersi a una RSA (Residenza Sanitaria Assistenziale) in grado non solo di garantire un’appropriata assistenza clinica, ma anche di offrire un supporto umano alla paziente e alla famiglia che deve prendere questa difficile decisione. I Bolini Rosa Argento, attribuiti nel primo bando a 99 RSA italiane, costituiscono uno strumento di orientamento qualitativo nella scelta. È un modo nuovo per orientarsi, tramite un “rating olistico” nella scelta consapevole dei servizi più appropriati.
Questa piccola pubblicazione, veicolata nelle RSA con i Bollini Rosa Argento e negli ospedali milanesi con i Bollini Rosa, si propone di dare suggerimenti e consigli a tutte le persone che si avvicinano alla terza e alla quarta età, accompagnandole in questo tragitto di vita, cercando di coglierne gli aspetti più positivi, di mettere in luce il valore e l’importanza di stili di vita sani, di valorizzare le relazioni sociali, gli affetti e – perché no – anche l’amore che, per chi ha ancora la fortuna di viverlo, è la forza più potente per andare avanti.
Nella settimana che include la Giornata mondiale dedicata all’anziano (1 ottobre) vengono attivati due servizi gratuiti, un ambulatorio psicologico presso la sede di Onda e uno clinico presso il Pio Albergo Trivulzio per affiancare le donne ultrasettantenni e le loro caregiver in questa delicata fase della vita.
E poi “Quando scende la sera / col dolce incanto delle rimembranze / unite anche il mio nome alla preghiera / unite anche il mio nome alle speranze”*, sapremo affrontare anche questo passaggio nella consapevolezza di avere fatto il possibile per vivere pienamente.
*Arrigo Boito