«È la prima volta che le nuove metodiche diagnostiche della celiachia vengono acquisite nel protocollo di diagnosi e follow up di questa patologia e potranno evitare a molti bambini un esame invasivo come la biopsia intestinale». Caterina Pilo, direttore generale della Associazione italiana celiachia (Aic), segnala una tra le più importanti novità a cui è stato dato risalto nel convegno nazionale che si è tenuto qualche giorno fa e che ha portato nuovamente sotto i riflettori una malattia che colpisce un italiano su cento e dunque più di 600 mila persone, spesso non sono consapevoli della propria condizione «La novità – precisa tuttavia la dottoressa Pilo – si riferisce a circa il 10% dei celiaci, infatti la nuova procedura, che richiede soltanto un prelievo del sangue, è applicabile solo in alcuni specifici casi di diagnosi pediatrica. È il risultato dell’attività di un gruppo di lavoro internazionale che già da tempo aveva evidenziato questa possibilità, ma ora l’ampia diffusione delle linee guida consentirà una corretta diagnosi di celiachia più semplice e rapida».
L’esponente dell’Aic esprime un giudizio positivo anche sull’annuncio di un tavolo ministeriale che, secondo quanto dichiarato dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin, «dovrà individuare le soluzioni migliori a sostegno dei celiaci, in considerazione della loro vulnerabilità sul piano alimentare, con industria e associazioni di pazienti, come anche esperti scientifici e istituzioni, per esaminare la “questione celiachia” nei suoi variegati aspetti». Si tratta del proseguimento di alcuni tavoli già attivati negli scorsi anni, spiega Caterina Pilo: «riguarda soprattutto l’adeguamento del registro nazionale alle nuove normative europee che entreranno in vigore in Italia nel luglio 2016 e che di fatto abrogano il concetto di prodotto dietetico, sostituendolo con quella di prodotti specificamente formulati per i celiaci. È quindi l’occasione per una revisione del registro nazionale degli alimenti, per parlare ancora di qualità dei prodotti senza glutine e condividere queste novità».
L’articolo su Doctor33