Ci siamo ritrovati nell’arco di pochi giorni nella crisi globale più grande della nostra generazione: da uomo potente “homo potens” dell’era contemporanea siamo passati all’uomo pauroso “homo pavidus” che prova un’angoscia immensa. Allo stato di preoccupazione, apprensione, paura, ansia si è progressivamente sovrapposto un progressivo calo dell’umore che coinvolge la maggioranza di noi non abituata a costrizioni o misure restrittive, una situazione che pesa di più sulle persone fragili, vulnerabili e su chi già soffriva di depressione.
Ne parla su Corriere Salute il professor Claudio Mencacci, psichiatra, presidente della Società italiana di Neuropsicofarmacologia, direttore del Dipartimento Neuroscienze e Salute mentale Dipendenze dell’Azienda S.S.T. Fatebenefratelli – Sacco di Milano.
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