Gentile Francesca Merzagora, Presidente della Fondazione Onda
Lei saprà, come queste ore siano complicate per le donne e per gli uomini del nostro Paese; l’epidemia di Covid 19 sta colpendo affetti, famiglie e territori. In questo senso il mio impegno di parlamentare, componente della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, è concentrato, in via preliminare, sull’ascolto delle richieste di aiuto che arrivano dalle categorie di pazienti e di professionisti che risultano essere più esposte a questa pandemia.
In particolare, in vista della discussione del decreto Cura Italia, sono promotrice di alcune proposte migliorative del testo, a partire da una richiesta alle Regioni e alle province autonome affinché predisponessero aree idonee e delle strutture dove i medici che sono in contato con pazienti positivi di COVID 19 possano, su base volontaria, a fine turno soggiornarvi senza tornare al proprio domicilio.
Ho accolto, poi, una richiesta proveniente dalle operatici e degli operatori socio sanitari per individuare una norma finalizzata a facilitare gli spostamenti dai luoghi di lavoro ai propri domicili dei sanitari e dei medici, prevedendo il rilascio al personale sanitario di un pass personalizzato per evitare l’autocertificazione e la possibilità di essere sottoposti a controlli di polizia negli spostamenti.
Sono del parere che la salute di tutti i cittadini sia un bene pubblico. Questo bene deve essere tutelato, in quanto questione nazionale e non può essere appaltato a terzi, né frammentato in 21 sistemi regionali diversi. Lo Stato, inteso come collettività, se ne deve fare carico. Non per nulla i nostri padri costituenti hanno inserito la tutela della salute nella nostra carta costituzionale, troppe volte vilipesa. In veste di parlamentare della Repubblica intendo essere vicino al grido di dolore di tante persone del nostro Paese con la presenza e con l’ascolto in questo difficile momento.
Cordiali saluti.
Deputata Doriana Sarli