L’assunzione di acido folico nelle prime fasi della gravidanza previene i difetti del tubo neurale (Ntd, Neural tube defects), le malformazioni derivate da difetti di sviluppo del tubo neurale, quella struttura embrionaria che si forma dal ripiegamento e fusione di due estremità della piastra neurale e che dà origine al sistema nervoso centrale. Si tratta di un complesso gruppo di malformazioni gravi, tra cui l’anencefalia e la spina bifida: quest’ultima, solo in Italia, colpisce circa duecento neonati all’anno, secondo stime dell’Istituto superiore della sanità. La conferma dell’efficacia dell’acido folico giunge da una revisione Cochrane che però non trova dati sufficienti a dimostrare se questa vitamina sia anche in grado di prevenire altri difetti di nascita. La revisione della letteratura scientifica ha portato all’individuazione di cinque studi che hanno preso in esame un totale di 7391 gravidanze, in 2033 delle quali si erano manifestati Ntd.
L’effetto protettivo dell’acido folico si è manifestato con l’assunzione di integratori in dosaggi variabili da 0,36 mg fino a 4 mg, con o senza altre vitamine o minerali, prima del concepimento e fino alla dodicesima settimana di gravidanza. L’acido folico (o vitamina B9) è utilizzato come integratore oppure addizionato a snack e cereali, nei cosiddetti prodotti fortificati, per raggiungere livelli non ottenibili con un regime alimentare normale. Il risultato dei ricercatori della Cochrane Collaboration non sorprende, ma va a confermare le raccomandazioni che internazionalmente vengono fatte alle donne, che dovrebbero iniziarne l’assunzione già prima dei tentativi di concepimento e continuarla per i primi tre mesi di gravidanza. Un’altra opzione raccomandata dall’Organizzazione mondiale della sanità è l’assunzione intermittente di integratori con acido folico e ferro per tutte le donne in età riproduttiva, specie in quelle popolazioni in cui la prevalenze dell’anemia è superiore al 20%, ritenendo che questo possa anche portare alla riduzione di altri difetti come il labbro leporino, con o senza palatoschisi, e disturbi cardiovascolari congeniti.
Da Doctor33