In uno studio pubblicato su JAMA Cardiology, Taulant Muka dell’Erasmus University Medical Center di Rotterdam, Paesi Bassi, ha valutato con i colleghi l’effetto dell’età di comparsa della menopausa sulla morbilità e mortalità per malattie cardiovascolari e sulla mortalità per qualsiasi causa. «Dato che il 10% delle donne va in menopausa naturale a 45 anni, un eventuale aumento delle probabilità di malattie cardiovascolari e morte associato all’occorrenza di una menopausa precoce potrebbe essere un rilevante fattore di rischio per le donne di mezza età e più anziane» scrivono gli autori, che hanno condotto una revisione sistematica e una metanalisi di 32 studi svolti su 310.329 donne in cui si confrontava il rischio di morbilità cardiovascolare e di mortalità per tutte le cause nelle partecipanti che erano andate in menopausa prima o dopo i 45 anni. Così facendo i ricercatori hanno scoperto che le donne che avevano avuto una menopausa precoce sembravano avere un rischio aumentato di malattia coronarica nonché di mortalità cardiovascolare e per tutte le cause, ma nessun incremento delle probabilità di ictus. Viceversa, le partecipanti in cui la menopausa è iniziata tra 50 e 54 anni avevano un ridotto rischio di malattia coronarica fatale rispetto alle donne con esordio sotto i 50 anni. «I risultati di questa revisione indicano un rischio più elevato di malattia coronarica, mortalità cardiovascolare e mortalità complessiva nelle donne in menopausa precoce, ossia esordita prima dei 45 anni» scrivono gli autori. E in un editoriale di accompagnamento JoAnn Manson del Brigham and Women Hospital e Harvard Medical School di Boston, scrive: «La menopausa precoce serve da sentinella per riconoscere tempestivamente la presenza di un rischio cardiovascolare elevato. In altri termini, riconoscere che le donne con un declino riproduttivo precoce sono una popolazione ad aumentato rischio di malattie cardiovascolari offre importanti opportunità di intervento precoce in termini di prevenzione e, se è il caso, anche di terapia ormonale».
JAMA Cardiol. 2016. doi:10.1001/jamacardio.2016.2415
JAMA Cardiol. 2016. doi:10.1001/jamacardio.2016.2662
Da Doctor33