Quali possono essere gli effetti di un trattamento chemioterapico sul sistema digestivo? Esistono oggi nuovi farmaci che aiutano a combattere la nausea o il vomito? Quali alimenti mangiare durante la terapia? Ne abbiamo parlato con Flavia Longo, Dipartimento di Oncologia Medica A, Università ‘La Sapienza’, Policlinico Umberto I, Roma
Professoressa Longo, quanti pazienti sottoposti a chemioterapia soffrono oggi di nausea e vomito?
La nausea ed il vomito correlati alla chemioterapia rappresentano uno tra gli effetti collaterali più temuti insieme all’alopecia (perdita dei capelli) e si manifestano in circa il 65-70% dei pazienti. È un numero ancora decisamente troppo elevato ma oggi, grazie anche alla maggiore rilevanza data a questo problema, disponiamo di nuovi farmaci per prevenirlo e curarlo.
Quali sono le novità in tema di farmaci per il controllo di nausea e vomito?
Fino a qualche decina di anni fa, la severità della nausea e del vomito produceva effetti debilitanti, ma la scoperta di nuovi farmaci antiemetici permette oggi la quasi completa assenza dei sintomi anche nei soggetti particolarmente sensibili. La comparsa degli effetti collaterali dipende molto dal potenziale emetogeno della chemioterapia che varia a seconda dei farmaci, delle dosi e delle eventuali combinazioni. Più i farmaci hanno il potere di indurre il vomito, più la protezione deve esser completa e mirata a coprire non solo le prime 24 ore, ma anche i giorni successivi al trattamento.
A quali problemi si va incontro se nausea e vomito non vengono adeguatamente curati?
Se trascurati possono far comparire anoressia e disidratazione, con conseguente calo delle riserve di sostanze nutritive e sali minerali. Da qui l’importanza di un trattamento adeguato di nausea e vomito che impedisca il decadimento fisico e l’insorgere di complicanze che potrebbero alterare il regolare svolgimento della chemioterapia.
Quando dovrebbero essere utilizzati i farmaci antiemetici per ottenerne la massima efficacia?
Il massimo dell’efficacia si ottiene quando i farmaci vengono utilizzati non solo prima della somministrazione della chemioterapia, ma anche a domicilio nei giorni successivi. Esistono linee guida internazionali che stabiliscono, a seconda del potere emetogeno del regime di chemioterapia, la durata ottimale della profilassi antiemetica e la preferenza per la via di somministrazione, orale o parenterale. E’ molto importante assumere i farmaci antivomito ad orario e secondo le modalità indicate dal medico, poiché una terapia solo al bisogno potrebbe non essere completamente efficace.
Qual è il rischio di sviluppare nausea e vomito durante la chemioterapia?
Il rischio di sviluppare nausea e vomito durante la chemioterapia aumenta se questi disturbi si sono manifestati già al primo ciclo di trattamento. Ad esso si deve aggiungere il rischio individuale, che è indipendente dal tipo di chemioterapia ricevuta. Sono particolarmente sensibili ai trattamenti antiblastici le donne, i soggetti astemi, quelli con meno di 50 anni, le pazienti che hanno vomitato in corso di gravidanza e chi soffre di cinetosi (mal d’auto, mal di mare ecc).
Quali sono i principali effetti collaterali dei farmaci antiemetici?
Questi farmaci sono del tutto innocui ed i loro scarsi effetti collaterali sono oltretutto gestibili con facilità. A seconda del tipo di farmaco impiegato i disturbi più comuni sono: la stitichezza, controllabile con l’uso di lassativi anche a scopo preventivo e bevendo molti liquidi; il mal di testa che risponde ai più comuni antidolorifici; la sonnolenza o l’insonnia, che possono essere regolate con farmaci specifici di uso comune.
Quali effetti ha la chemioterapia sul sistema digestivo?
La sensibilità agli effetti collaterali (nausea e vomito) dei chemioterapici è molto individuale, così come lo è l’incidenza della tossicità legata ai farmaci antiemetici. L’azione negativa sul sistema digestivo dipende in parte dall’effetto tossico diretto sui nervi che controllano la digestione e la motilità gastrointestinale, ed in parte dal danno sulle mucose di rivestimento dello stesso apparato.
Quanto è importante mangiare durante i cicli di chemioterapia?
Molto, ed è importante mangiare bene, anche quando non si ha appetito. Questo significa introdurre cibi ricchi di proteine, vitamine e calorie per aiutare il corpo a combattere le infezioni ed a riparare i tessuti danneggiati dalla chemioterapia. Di contro, mangiare poco e male causa perdita di peso, debolezza e affaticamento.
Può l’alimentazione aiutare a prevenire o gestire gli attacchi di nausea e vomito durante la chemioterapia ?
Certamente, gli alimenti insipidi e facili da digerire (cracker non salati, pane tostato e gelatina) e ricchi di calorie e proteine, nonchè le bevande leggere e non gassate (frappé, succhi di frutta o brodini) hanno una azione preventiva contro la nausea ed il vomito. Prima della chemioterapia è consigliabile fare una colazione leggera o uno spuntino. Dopo la seduta, invece, è bene aspettare almeno un’ora prima di mangiare o bere. Durante il periodo del trattamento i 3 pasti principali dovrebbero essere sostituiti da 5 o 6 pasti piccoli e spuntini, osservando sempre un orario fisso e non mangiando quando si ha appetito. Inoltre, poiché la chemioterapia lascia spesso in bocca un sapore metallico, mangiare con posate di plastica potrebbe aiutare a ridurre questo fastidio.
Come e che tipo di alimenti assumere?
Gli alimenti e le bevande andrebbero consumati tiepidi o freschi (non troppo caldi, né troppo freddi). Dopo averli tolti dal frigo possono essere assunti lasciandoli almeno un’ora a temperatura ambiente o facendoli scaldare leggermente nel microonde. Gli alimenti e le bevande con odori molto forti (caffè, pesce, cipolle, aglio, …) dovrebbero essere evitati e, soprattutto, è preferibile non stare in cucina ed annusare gli alimenti in fase di cottura. Negli intermezzi tra un pasto e l’altro si può mangiare un ghiacciolo o un po’ di gelato alla frutta. Anche le caramelle alla menta senza zucchero o alla frutta vanno bene, eccezion fatta per i casi con problemi alla bocca o alla gola.
Qualche consiglio per aiutarsi a controllare l’insorgere della nausea ?
La paura della chemioterapia può contribuire all’insorgere della nausea. Prima della seduta è bene aiutarsi con degli esercizi di rilassamento e di respirazione lenta. Può essere d’aiuto tenere la mente occupata con attività ludico-ricreative oppure dedicarsi alla cura del proprio corpo con un bagno caldo rilassante. Durante il trattamento ci si può distrarre leggendo, guardando la TV, ascoltando musica o lavorando a maglia. Se si è sul punto di vomitare, bisogna fare dei respiri profondi e lenti o, se possibile, uscire a prendere una boccata d’aria fresca. E’ importante che il paziente tenga un diario di tutti gli episodi di nausea e vomito, descrivendo nel dettaglio il numero, la durata e la loro intensità.
Francesca Morelli