In linea con il trend degli ultimi anni, i dati emersi dall’analisi del Rapporto OsMed 2015 relativi ai farmaci erogati a carico del Servizio Sanitario Nazionale attraverso le farmacie pubbliche e private, le strutture pubbliche e a carico del cittadino, evidenziano che anche nel 2015 i medicinali per il sistema cardiovascolare si confermano la categoria maggiormente consumata dagli italiani 534,3 DDD ogni 1.000 abitanti die) mentre sono “scivolati” al terzo posto in termini di spesa (4.079 milioni di euro, 67,1 euro il dato pro capite).
La spesa per i farmaci cardiovascolari a carico del SSN è stata pari a 3.621 milioni di euro, valori tendenzialmente stabili anche se con una lieve riduzione del -0,3%, rispetto all’anno precedente.
Nello specifico dell’assistenza convenzionata i farmaci più utilizzati continuano ad essere gli ACE-inibitori (119,1 DDD/1000 abitanti die), seguiti dai sartani come monocomposti o in associazione (97,6 DDD/1000 abitanti die), dalle statine come monocomposti o in associazione (71,2 DDD/1000 abitanti die), dai calcio-antagonisti diidropiridinici (51,5 DDD/1000 abitanti die) e dai beta bloccanti selettivi (35,9 DDD/1000 abitanti die). Le statine si confermano al primo posto in termini di spesa (10,5 euro pro capite), seguite dai sartani in associazione.
Un altro dato significativo evidenzia che l’Italia si conferma il terzo Paese europeo con la più alta incidenza della spesa pubblica e privata per farmaci cardiovascolari erogati attraverso le farmacie territoriali (22,3% con esclusione della quota di spesa erogata in ambito ospedaliero) dopo Grecia (27,7%) e Portogallo (24,2%).
I farmaci cardiovascolari, confermandosi la categoria a maggior consumo, sono seguiti dai farmaci dell’apparato gastrointestinale e metabolismo seguiti dai farmaci del sangue e organi emopoietici, dai farmaci del Sistema nervoso centrale e da quelli dell’apparato respiratorio.
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