Per limitare la diffusione del coronavirus ci hanno chiesto di evitare il più possibile i contatti con le altre persone, di mantenere la distanza di sicurezza (almeno un metro) e di uscire di casa il meno possibile. Sappiamo, ed è bene ogni tanto ricordarcelo, che questa restrizione della nostra libertà ha uno scopo importante: salvaguardare la salute di tutti. Certo è che affrontare questo isolamento mette a dura prova la nostra salute mentale. Ansia, noia, solitudine, paura e disturbi del sonno sono i primi effetti rilevati dall’inchiesta condotta da Altroconsumo in cui sono state interpellate più di mille persone proprio nel pieno della quarantena, tra il 18 e il 20 marzo scorso.
Ne parla ad Altroconsumo il professor Claudio Mencacci, psichiatra, presidente della Società italiana di Neuropsicofarmacologia, direttore del Dipartimento Neuroscienze e Salute mentale Dipendenze dell’Azienda S.S.T. Fatebenefratelli – Sacco di Milano.
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