Questo l’accordo raggiunto dal Consiglio dei Ministri dopo un ‘braccio di ferro’ tra il Ministero della Salute e quello dell’Istruzione. Gentiloni: “L’obiettivo è ridurre al minimo la fascia di popolazione non protetta”. Lorenzin: “Con il combinato disposto tra l’obbligatorietà, la previsione di modelli sanzionatori graduali, la presa in carico dei bambini nel circuito Asl-Scuola, e l’offerta delle vaccinazioni gratuite, siamo sicuri che miglioreranno le percentuali già dal prossimo anno scolastico”.
Via libera dal Consiglio dei Ministri al decreto che reintroduce l’obbligatorietà delle vaccinazioni per l’iscrizione agli asili nido e alle scuole materne. Per le scuole dell’obbligo, invece, la mancata vaccinazione porterà a sanzioni pecuniarie nei confronti dei genitori che andranno da 500 a 7.500 euro. Inoltre, si allarga di molto il numero di vaccini obbligatori che salgono da 4 a 12.
Sanzioni graduali, l’obiettivo è informare e coinvolgere le famiglie. “Oggi abbiamo decisio di rendere obbligatori una serie di vaccini finora semplicemente raccomandati. Tra questi quelli contro il morbillo e la meningite che, dall’approvazione del decreto, diventeranno obbligatori attraverso modalità transitorie che lo stesso provvedimento metterà in luce, in modo che le famiglie e l’intero sistema possano adeguarsi a questa importante decisione senza traumi”, a dichiararlo in conferenza stampa è il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni.
“Si era creata una certa differenza tra obbligatori e raccomandati, abbiamo sentito dunque l’esigenza innanzitutto di ampliare numero il vaccini da considerarsi obbligatori. La seconda decisione presa è stata quella di mettere in campo alcune misure che rendano questa obbligatorietà più efficace in modo da ridurre al minimo fascia di popolazione non protetta – ha proseguito il premier -. L’obbligo sarà vincolante per l’iscirizione a scuola da 0 a 6 anni. Le famiglie dovranno esibire certificati in regola o l’iscrizione nelle liste d’attesa per i vaccini per poter accedere alle scuole”.
“Per quanto riguarda scuola dell’obbligo, senza certificati e documentazione in regola ci saranno sanzioni che sono dalle 10 alle 30 volte maggiori di quelle già esistenti. Queste ultime venivano scarsamente applicate o non erano considerati dei veri deterrenti. La loro applicazione sarà graduale, perché il sistema sanzionatorio avrà tra suoi obiettivi anche quello di aggiornare, informare e coinvolgere le famiglie attraverso un meccanismo di inclusione”.
Diminuita la percezione del rischio anche a causa delle fake news e campagne no vax sul web. “In questi anni c’è stato un abbassamento della percezione del rischio. Non si ricorreva alle vaccinazioni non obbligatorie perché queste venivano ritenute non importanti, o magari non si facevano i dovuti richiami facendo venir in meno il senso della copertura. Si è poi avuta crescita esponenziale di fake news e campagne no vax attraverso i social che ci hanno portato oggi ad avere questi bassi tassi di copertura vaccinale. Questo decreto è arrivato alla fine di un percorso: abbiamo avviato campagne pro vaccini, abbiamo lavorato con le Regioni, abbiamo fatto nuovo Piano nazionale che rende tutte le vaccinazioni gratuite. Cosa è però successo nell’ultimo anno? Che le Regioni sono intervenute in base a loro esigenze territoriali, come ad esempio l’Emilia Romagna sul morbillo o la Toscana sulla meningite, includendo così tra le obbligatorie vaccinazioni tra loro diverse. Così si perde però omogeneità a livello nazionale. Oggi diamo un’unica linea di indirizzo rendendo obbligatorie 12 vaccinazioni”. Queste le parole della ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, intervenuta in conferenza stampa per spiegare nel dettaglio il contenuto del decreto approvato.
“Con l’obbligo per l’iscrizione a scuola stiamo dando un messaggio molto forte. Dovevamo però fare qualcosa in più anche per la scuola dell’obbligo. L’obiettivo cui vogliamo arrivare è quello di aumentare la copertura vaccinale in tutto l’arco della vita dei ragazzi mettendo in campo una serie di misure piuttosto stringenti nei confronti delle famiglie, e mettendo in sicurezza la comunità scolastica, soprattutto per i bambini fragili – ha spiegato Lorenzin -. Sono state quindi pensate una serie di misure si cui stiamo ancora lavorando per limare alcuni aspetti tecnici. Il tema principale è questo: quando si arriva alla scuola dell’obbligo, da 0 a 16 anni, al momento dell’iscrizione sarà necessario presentare il libretto con tutte le vaccinazioni fatte. Qualora questo non sia in regola, la scuola avrà l’obbligo di riferirlo all’Asl che chiamerà la famiglia e concederà loro un lasso di tempo per poter ricorrere alle vaccinazioni. Se ciò non dovesse avvenire, scatterà una sanzione pecuniaria molto elevata”.
“Tenteremo di rendere molto stringente l’attività di segnalazione da parte delle scuole. La mancata segnalazione potrà integrare, infatti, il reato di omissione di atti d’ufficio punito dall’art. 328 del codice penale. Inoltre, il genitore che viola l’obbligo di vaccinazione verrà segnalato dalla Asl al Tribunale dei Minorenni per la sospensione della potestà genitoriale. Grazie al combinato disposto dell’introduzione dell’obbligatorietà che, di fatto, è tale da 0-16 anni, della presa in carico del bambino nel circuito Asl-scuola, dell’offerta della vaccinazione gratuita, siamo sicuri che miglioreranno percentuali delle vaccinazioni sin dal primo anno scolastico”, ha sottolineato la ministra.
Nel testo si prevede che, a decorrere dal 1° giugno 2017, il Ministero della Salute avvii una campagna straordinaria di sensibilizzazione per la popolazione sull’importanza delle vaccinazioni per la tutela della salute. Nell’ambito della campagna, il Ministero della salute e il Ministero dell’istruzione, dall’anno scolastico 2017/2018, realizzeranno iniziative di formazione del personale docente ed educativo e di educazione delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti sui temi della prevenzione sanitaria e in particolare delle vaccinazioni, anche con il coinvolgimento delle associazioni dei genitori.
In caso di emergenza sanitaria ci sarà un’ordinanza. “Qualora dovessi ravvisare che ci sia una situazione di allarme che vada oltre, potrei intervenire con un’ordinanza. Non avrei problemi ad agire in tal senso. Al momento ritengo di poter intervenire in maniera puntuale dando un percorso certo per le vaccinazioni. Mi sento piuttosto soddisfatta del lavoro che abbiamo fatto”, ha aggiunto Lorenzin.
Vaccinazioni anche gli operatori sanitari? Se ne discuterà in Parlamento. Rispondendo poi alle domande dei giornalisti presenti in sala la ministra ha precisato: “La questione dell’obbligo delle vaccinazioni per gli operatori sanitari sarà un altro aspetto che potremmo inserire nella fase parlamentare. È un problema ed infatti proprio gli operatori sanitari sono molto colpiti dai contagi in ospedale”.
Questo l’elenco delle vaccinazioni che vengono dichiarate obbligatorie per legge, secondo le indicazioni del Calendario allegato al Piano nazionale di prevenzione vaccinale vigente (età 0-16 anni) e in riferimento alla coorte di appartenenza, le vaccinazioni di seguito indicate:
a) anti-poliomelitica;
b) anti-difterica;
c) anti-tetanica;
d) anti-epatite B;
e) anti-pertosse;
f) anti Haemophilusinfluenzae tipo B;
g) anti-meningococcica B;
h) anti-meningococcica C;
i) anti-morbillo;
j) anti-rosolia;
k) anti-parotite;
l) anti-varicella.
Nel decreto si spiega che queste vaccinazioni potranno essere omesse o differite solo in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate e attestate dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta.
Da QS