VIOLENZA DI GENERE

I linguaggi della violenza nella quotidianità

calendar_todayAnno: 2024

La nostra società è satura di stereotipi di genere che incidono sull’educazione, limitando l’autostima, le aspirazioni e la libertà di scelta degli individui, e, in casi estremi, sfociano nella violenza di genere. Con il nostro progetto sulla violenza di genere desideriamo portare alla luce, con il linguaggio dell’arte, tutti i momenti e le situazioni in cui il genere impatta nella quotidianità e si riflette in una discriminazione.

VIOLENZA DI GENERE

Ogni anno Fondazione Onda ETS organizza delle attività rivolte al pubblico per sensibilizzare a aiutare le donne vittime di violenza. Per farlo organizza una settimana di servizi gratuiti (H) Open Week attivando la rete di ospedali con il BollinoRosa presenti sul territorio nazionale per offrire sostegno psicologico, consulenze, eventi in presenza o a distanza e altri servizi gratuiti alle donne.​ Questa iniziativa ha previsto anche una fase di sensibilizzazione sul tema attraverso una campagna di awareness durante la quale, quest’anno, è stato coinvolto il pubblico in un’attività creativa con l’invito a prendere parte a un concorso aperto a tutti per disegnare le diseguaglianze di genere nella quotidianità.

DISEGNI DI GENERE

OPEN CALL

Quest’anno il progetto 2024 contro la violenza sulle donne di Fondazione Onda ETS, si è arricchito del contributo creativo di chi prenderà parte alla OPEN CALL “DISEGNI DI GENERE” pensata per trovare il volto della campagna di sensibilizzazione e di promozione della settimana (H) Open Week di servizi gratuiti negli ospedali con il BollinoRosa che si terrà dal 21 al 27 novembre 2024.
Il concorso nasce in collaborazione con il collettivo Illustration Ladies Milano che punta a creare un network creativo attraverso degli appuntamenti serali tra artiste, sul territorio di Milano.

Con questa Open Call Fondazione Onda ETS e Illustration Ladies Milano ha invitato tutt* i creativi; studenti, giovani designer, illustratori/illustratrici e nuovi talenti a creare un’immagine che racconti una testimonianza di discriminazione di genere “quotidiana” in modo da evidenziare tutti quei comportamenti sbagliati che portano la società a non conferire alle donne un ruolo paritario.

Abbiamo invitato i partecipanti a interpretare alcune testimonianze di discriminazioni di genere, con riferimento particolare a quello femminile e esempi educativi in un’immagine di forte impatto che diventerà il volto della campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne e verrà utilizzata per promuovere la settimana della (H) Open Week che si terrà dal 21 al 27 novembre 2024 negli ospedali con il BollinoRosa.

Con questa attività abbiamo chiesto di creare il vostro “DISEGNO DI GENERE” un’immagine che aiuti a sensibilizzare il pubblico sul tema e che rappresenta un punto di vista unico: il tuo! Chi ha partecipare al contest ha messo in gioco la propria creatività per raccontare la propria storia e innescare un cambiamento verso l’eguaglianza.

La nostra società è satura di stereotipi di genere che incidono sull’educazione, limitando l’autostima, le aspirazioni e la libertà di scelta degli individui, e, in casi estremi, sfociano nella violenza di genere. Ne vediamo alcuni, nelle principali macroaree che abbiamo individuato:

#1: istruzione: materie scientifiche vs. materie umanistiche, sport, risultati e rendimento, condotta
#2: educazione: giochi e ruoli, gestione delle emozioni, manifestazione della rabbia, modo di approcciarsi all’altro, ripartizione compiti domestici
#3: lavoro: ruoli, carriera, gerarchia aziendale, modo di rapportarsi alla donna, carenza ruoli femminili nel settore STEM, maternità

Il desiderio è stato quello di portare alla luce, con il linguaggio dell’arte, tutti i momenti e le situazioni in cui il genere impatta nella quotidianità e si riflette in una discriminazione.

VINCITORI CONCORSO

Siamo felici di annunciare l’opera vincitrice della #opencall DISEGNI DI GENERE con l’immagine di Alice Ronco. Una rappresentazione forte che mescola le sembianze del corpo della donna con quelle dei ruoli che ci si aspetta che queste assolavano all’interno della casa e di conseguenza nella società. “È nella casa che si insegna e si coltiva, ogni giorno, la cultura della prevaricazione e della violenza sulle donne. La società e la famiglia sono le case in cui la cultura patriarcale agisce e viene insegnata”.

Annunciamo anche le 10 menzioni speciali che abbiamo selezionato a parimerito e che faranno parte della nostra campagna, con le opere di:

Ana Villegas

“Il paradigma della disuguaglianza sfida le regole della fisica e della ragione.
Uno squilibrio cristallizzato nella nostra società, dove come donna cresci e ti abitui a essere meno presa in considerazione. La tua opinione ha meno peso, meno valore la retribuzione del tuo lavoro, meno importanza la tua realizzazione. E violenza la negazione. Insulto alla dignità delle persone il non essere trattate come uguali.”

 

 

 

Isotta dell’Orto

“Una forma di violenza poco rappresentata ma molto importante. Non lascia tracce, ma intacca profondamente le possibilità decisionali delle donne togliendo loro sia autonomia che autostima. La donna  è sulla soglia di casa e si accorge di non riuscire a procedere.”

 

 

 

 

 

Jacopo Ricci
“Un vecchio gioco che sembra non passare di moda. Impugna le pinzette chirurgiche e prova a sistemare sul corpo della paziente gli oggetti che tu hai scelto per lei. Ma attenzione, ormai il gioco è obsoleto e basta poco perchè la paziente inizi a ribellarsi!
Il suo naso rosso si illuminerà e per te saranno guai!”

 

 

 

 

 

Ester Pacini
-Gentile di genere- “Questa illustrazione nasce dalla necessità di comunicare l’importanza di educare a non commettere violenza, cercando di promuovere l’atteggiamento corretto, quello gentile e premuroso, senza dare un posto da protagonista a quello che invece vorremmo non vedere mai più. Il lupo cattivo dell’immaginario collettivo, cambia, non più predatore, si pone con premura e gentilezza. Porge così la scarpetta, simbolo della lotta contro la violenza sulle donne, alla sua legittima proprietaria. Mai più scarpette vuote.”

 

Nicole Pattaro
“Il mondo del lavoro continua a essere molto più blu che rosa, infatti spesso le donne subiscono una discriminazione economica e sociale indipendentemente dalle loro effettive capacità e competenze. Il progetto cita l’opera “Il Pensatore” di Rodin: da un lato la postura imponente evidenzia la dinamica di potere e autorità spesso detenuta dagli uomini, dall’altro è un simbolo universale di riflessione, azione necessaria per conferire pari diritti e riconoscimenti ai generi. Qui il Pensatore ha un’espressione empatica e una posa più aperta per dare una lettura positiva di speranza e cambiamento verso l’eguaglianza.”

Costanza Rosi
-Tre Grazie- “Notoriamente rappresentate nell’arte nude e lascive, come gran parte delle figure femminili, le Grazie vestono qui i panni di guerriere: l’armatura, simbolo della lotta a cui le donne non hanno mai potuto sottrarsi, viene a poco a poco abbandonata, rappresentando un auspicio per un futuro in cui l’uguaglianza di genere non dovrà più essere conquistata. I fiori che tengono in mano simboleggiano la lotta non violenta ma fiera; il corpo della donna è proposto non solo come oggetto di contemplazione estetica, ma anche come simbolo di libertà.”

Aurora Gaglione

“Una ragazza è stesa sul pavimento, mentre dei fili la tengono legata, creandole pressione sulla pelle. I fili lasciano un segno, si stringono al corpo, creando sempre più insicurezze e paure. Uno dei fili si stacca dal polso, e da lì nasce una piantina, simboleggiante la possibilità di guarire dalle ferite e uscire da questi eventi più forte di prima. È importante che la donna rifiorisca, non si faccia limitare o abbattere da come spesso la società la vede.”

 

 

Barbara Trivisone

-Il peso della discriminazione-
 Vivere in una società dove le discriminazioni di genere sono un fatto e un atto quotidiano, significa portare sulle spalle un peso costante.
Al contempo la discriminazione di genere è un’opportunità ed uno strumento nelle mani di chi ne usufruisce e di chi, come tanti, resta
in silenzio di fronte alle violenze.”

 

 

 

Francesca Pisano

“Controllo, manipolazione, oggettivazione sessuale. Cosa dire, come comportarsi, cosa indossare, con chi interagire e addirittura cosa mangiare o bere sono diventate forme di annichilimento, di spersonalizzazione, di soffocamento.”

 

 

 

 

Valeria Beccari
​-Weaponized Incompetence-
Ci sono stati affidati dei ruoli silenziosi che spesso dobbiamo rispettare, non solo perché la società ancora se lo aspetta, ma perché il partner pare non saper fare altrettanto bene: ci sentiamo in dovere di intervenire per attenerci ad un’adeguata qualità di vita domestica. Non siamo più brave a fare i doveri di casa ma siamo costrette ad esserlo, sacrificando tempo, svago e benessere mentale.”

 

 

 

Grazie a tutt* coloro che si sono messi alla prova in questa sfida dimostrando una sensibilità e un’attenzione straordinaria verso questa tematica. Ciascun* di voi ci ha offerto un punto di vista personale sul tema e ci ha donato dei preziosi messaggi che ci auguriamo spingano a un processo di riflessione virtuoso.

Serata di disegno con Illustration Ladies Milano

Il 26 giugno 2024 abbiamo organizzato un evento speciale a Milano per parlare di discriminazioni di genere e disegnare insieme il cambiamento. Durante la Drawing Night condotta da @illustrationladies_milano abbiamo fatto degli esercizi di disegno dove proveremo a trasformare le sensazioni e i sentimenti in forme e colori dopodiché ognuno potrà lavorare alla propria opera per raccontare la sua testimonianza. La serata ha previsto un aperitivo di benvenuto per tutti i partecipanti, oltre a questo, grazie al supporto tecnico di Faber-Castell Italia, abbiamo anche avuto la possibilità di provare e sperimentare con i loro materiali.

(H) Open Week

La (H) Open Week contro la violenza sulle donne si terrà dal 21 al 27 novembre 2024 negli ospedali con il BollinoRosa aderenti. Durante questa settimana si offriranno sostegno psicologico, consulenze, eventi in presenza o a distanza e altri servizi gratuiti alle donne vittime di violenza.

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