I disturbi neuropsichiatrici dell’infanzia e dell’adolescenza spesso evolvono in età adulta e richiedono una presa in carico molto prolungata, comunque dopo i 18 anni. La transizione tra i servizi di cura (pediatria, NPIA, psichiatria dipendenze) è ancora complessa e critica. Solo per alcune patologie come autismo e disabilità intellettiva questo passaggio è più condiviso.
Per molte altre condizioni cliniche la transizione alla psichiatria è molto più complessa e difficile tanto che oltre il 40% dei ragazzi bisognosi si perdono in questa fase di transizione con conseguenze spesso disastrose, fra le quali l’abuso di sostanze psicoattive a scopo di auto cura, l’abbandono scolastico, la marginalizzazione. Indispensabile quindi il percorso di continuità assistenziale e di presa in carico, la creazione di equipe multidisciplinari e la collaborazione tra le diverse figure specialistiche che diventano cardine non solo della continuità ma dell’adeguatezza delle cure e dei trattamenti.
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